Il noto trader Peter Brandt ha comparato il possesso di Tether (USDT) ad un investimento nel "Trinket Nigeriano".

In una serie di recenti messaggi su Twitter, Brandt si è scagliato contro la controversa stablecoin, definendo "idiota" chi detiene Tether "anche durante la notte":

"La cosa assurda è che la gente stigmatizza l'USD in quanto fiat, ma poi possiede Tether."

Bisogna tuttavia sottolineare che la valuta nazionale della Nigeria si chiama "Naira", non "Trinket" come affermato da Brandt. Inoltre il suo tasso d'inflazione è del 18%: una cifra di certo molto alta, ma non comparabile a quella di nazioni come il Venezuela.

Brandt: detenere Tether più del necessario è folle

Brandt sottolinea inoltre che Tether non è né affidabile né regolamentato, e questo lo rende un asset estremamente rischioso da detenere:

"Possessori di Tether, fate sogni d'oro. Il vostro patrimonio rimarrà per tutta la notte all'interno di un'accozzaglia di exchange non soggetti alle autorità di regolamentazione e la cui reale solidità finanziaria è sconosciuta."

Ha inoltre spiegato ai cittadini statunitense che l'acquisto di Tether non consente di aggirare i controlli fiscali:

"Un chiarimento per i cittadini statunitensi. Vendere BTC o altre criptovalute in cambio di Tether NON vi permette di sfuggire all'IRS [Internal Revenue Service, agenzia governativa che negli Stati Uniti si occupa di riscorrere le tasse].

L'IRS controlla la quantità di criptovalute vendute e scambiate. Una volta raggiunto un determinato livello, e fra qualche anno questo livello scenderà a soltanto 1.000$, verrete segnalati dagli stessi exchange."

USDT, una stablecoin molto controversa

Brandt non è l'unico critico di Tether. Nel 2018 una ricerca aveva indicato che l'emissione di nuovi Tether fosse una forma di manipolazione dei mercati, che aveva permesso a Bitcoin di raggiungere quota 20.000$. Tuttavia, uno studio più recente contraddice tale idea.

Molte persone continuano comunque a credere che ci sia una stretta correlazione fra emissione di Tether e prezzo di BTC. Anche l'ultima crescita sopra i 9.000$ potrebbe essere stata manipolata tramite USDT: Whale Alert ha infatti segnalato che, quando BTC si trovava a circa 8.000$, Tether ha immesso nel mercato 160 milioni di token.

Inoltre, per anni Tether ha sostenuto di detenere un USD reale per ogni suo USDT. Lo scorso anno, durante un processo giudiziario che ha coinvolto la Procura Generale di New York, si è tuttavia scoperto che Tether veniva supportato soltanto al 74% da denaro tradizionale.