Anthony "Pomp" Pompliano, cofondatore di Morgan Creek Digital, ha discusso dello stato attuale e del futuro dell'economia durante una recente diretta su YouTube.

In particolare, Pompliano ha dichiarato:

Nel 1929, all’inizio della Grande Depressione, il tasso di disoccupazione era al 3,1%: un record ai tempi. Nei due anni successivi salì all’8,5% e poi fino al 15%.

Durante la crisi del COVID, questo indicatore è cresciuto ancora più in fretta che in quel periodo."

Secondo dati di Tradingeconomics, il tasso di disoccupazione negli Stati Uniti ha raggiunto il 14,7%, in crescita dal 3,6%, in soli quattro mesi tra gennaio ed aprile di quest'anno.

Il COVID-19 ha causato instabilità a livello nazionale

A marzo le autorità governative statunitensi hanno implementato misure di prevenzione per contrastare la pandemia, imponendo la chiusura dei negozi e incoraggiando i cittadini a rimanere in casa. Nel periodo precedente questa crisi, secondo Pomp l’economia statunitense stava vivendo un ottimo momento.

Questi provvedimenti hanno portato alla chiusura di innumerevoli attività economiche, alla riduzione dei flussi monetari e all’impossibilità per i lavoratori di uscire di casa. Nei giorni e nei mesi seguenti, il governo ha inaugurato un programma di iniezioni di liquidità per cercare di sostenere un’economia azzoppata.

Tuttavia, così facendo "sono stati gonfiati i prezzi degli asset pompando liquidità nel mercato". Nonostante il mercato azionario abbia segnalato una notevole ripresa a seguito del crollo dovuto al COVID-19, l’economia rimane in seria difficoltà: lo testimonia, ad esempio, il tasso di disoccupazione all’11,1% di giugno.

Come se la caveranno le crypto?

Per quanto gli addetti ai lavori possano pensare che le crypto vivano al di fuori del mainstream, anch’esse risentono del generale andamento dell’economia. Per esempio, se come risultato della disoccupazione ci fosse una contrazione dei salari, potrebbero ridursi anche gli investimenti in criptovalute.

Contrariamente a questa logica, però, le crypto hanno avuto performance migliori rispetto a quelle dei mercati tradizionali. In passato è capitato che gli asset digitali seguissero l’andamento dei titoli tradizionali, ma altre volte non è stato così.

Almeno per ora, i numeri sulla disoccupazione sembrano avere un impatto minore di quanto ci si potesse logicamente aspettare, anche alla luce della ripresa di Wall Street e di una performance generalmente rialzista delle criptovalute dopo un 2020 difficile.