Durante una recente intervista con Cointelegraph, Anthony “Pomp” Pompliano, fondatore della società per la gestione patrimoniale in criptovalute Morgan Creek Digital Assets, ha svelato maggiori informazioni sulla propria strategia d'investimento e ha spiegato il motivo del suo scetticismo nei confronti del denaro tradizionale.

Quando gli è stato chiesto se investire il 50% del proprio patrimonio in Bitcoin (BTC) non fosse una scelta eccessivamente rischiosa, l'uomo ha spiegato:

"Si potrebbe affermare che anche essere esposti al 100% alle valute fiat sia una cattiva idea, no? Perché se la moneta fiat della quale è composto il 100% del nostro patrimonio dovesse iperinflazionarsi o fallire... in quel caso saremmo in guai grossi."

Pompliano ha sottolineato la necessità per gli investitori di incrementare il proprio livello di diversificazione, e di non fare pertanto affidamento soltanto sul denaro tradizionale. Nel caso specifico di Bitcoin, si tratta della rete informatica più sicura al mondo, e questo a suo parere "incrementa esponenzialmente le probabilità che un giorno Bitcoin diventi la valuta di riserva mondiale". Ha poi dichiarato:

"Storicamente, la nazione con la più grande potenza militare controlla anche la valuta di riserva globale. [...] Gli aspetti che in passato hanno permesso a tali nazioni di controllare la valuta di riserva globale, come superiorità militare e sanzioni economiche, sono divenuti tutto a un tratto meno efficaci [grazie a Bitcoin.]"

Questa settimana, Pompliano ha previsto che Bitcoin riuscirà entro il 2021 a raggiungere un valore di 100.000$:

"Nell'agosto dello scorso anno avevo previsto che Bitcoin sarebbe scivolato a 3.000$ e successivamente tornato a 10.000$. Sostanzialmente è proprio quel che è successo. [...] Ora credo che andrà a 100.000$, ma [...] la volatilità sarà più alta: assisteremo a impennate paraboliche come quella di giugno, e successivamente a correzioni del 20 o 30 percento. Lungo il tragitto, molti annunceranno il raggiungimento dei massimi: si sbaglieranno."