Jens Weidmann, presidente della Deutsche Bundesbank e membro del consiglio d'amministrazione della Banca dei Regolamenti Internazionali, ha affermato che l'adozione di monete digitali da parte delle banche centrali potrebbe avere gravi ripercussioni sul sistema finanziario.

L'economista tedesco ha infatti spiegato che l'accesso alle monete digitali da parte della popolazione potrebbe aggravare la corsa agli sportelli durante i periodi di crisi, accelerare il collasso dei prestatori di denaro. Per evitare che questo accada, le banche di tutto il mondo potrebbero essere costrette a "cambiare i propri modelli di business" anche in caso di condizioni economiche favorevoli.

Inoltre, secondo Weidmann l'utilizzo delle monete digitali potrebbe incrementare il livello di volatilità dell'intera economia, con effetti potenzialmente disastrosi sui bilanci delle banche centrali.

Ciononostante, questo mese la Banca Centrale Europea ha affermato che le criptovalute non influenzeranno in alcun modo le proprie politiche monetarie, in quanto non sono un elemento significativo nell'attuale economia globale.

Recentemente un dirigente della Banca Centrale Europea (BCE) ha elencato i potenziali benefici delle CBDC, vale a dire delle criptovalute distribuite dalle banche centrali. A suo parere infatti questa tecnologia consente di incrementare il livello di efficienza di pagamenti e regolamento dei titoli azionari, riducendo al tempo stesso i rischi legati alla liquidità.