Solitamente gli aumenti di prezzo di Bitcoin (BTC) coincidono con uno specifico trend macroeconomico, e il prossimo è proprio dietro l'angolo.
Durante un recente dibattito su Twitter, PlanB, ideatore del popolare modello Stock-to-Flow, ha dichiarato che la criptovaluta ha tratto beneficio dal piano del governo statunitense di stampare nuovo denaro.
"Cosa succederà dopo il QE4 del 2020?"
In particolare, sembra che i programmi di quantitative easing (QE) dalla Federal Reserve degli Stati Uniti abbiano un effetto fortemente positivo sul prezzo di Bitcoin.
A tal proposito, PlanB ha commentato:
"Molto interessante che il QE3 da 1.500 miliardi di dollari coincida con la bull run di Bitcoin del 2013. Cosa succederà dopo il QE4 del 2020? Siamo già a 2.000 miliardi e oltre."
PlanB rispondeva ai dati pubblicati su Twitter da Holger Zschaepitz, il quale ha svelato che da metà marzo a oggi sono stati introdotti nell'economia statunitense ben 2.000 miliardi di dollari per far fronte all'epidemia.
Questa reazione estremamente inflazionistica alla crisi ha scosso numerosi analisti ed esperti di economia. Fra questi anche Robert Kiyosaki, autore del celebre libro sulla finanza "Rich Dad Poor Dad", che ha caldamente consigliato di investire in Bitcoin e metalli preziosi:
"In questo momento il dollaro si trova in un mercato rialzista. Quando inizierà il suo mercato ribassista, oro, argento e Bitcoin cresceranno in maniera parabolica. Si tratta del miglior investimento che potreste fare oggi, NON FATEVELO SCAPPARE!"
QE introdotti dalla Fed degli Stati Uniti. Nel 2013, dopo il QE3, il prezzo di Bitcoin era arrivato al suo massimo storico di 1.242$
Trump andrà all-in come lo Zimbabwe
Per chi ha investito in Bitcoin, sottolinea PlanB, la recente politica della Fed potrebbe paradossalmente rappresentare un vantaggio.
E in futuro, sostiene l'analista, sarà sempre più difficile per Donald Trump resistere all'idea di introdurre nuovo denaro nel mercato. Facendo riferimento all'inflazione dello Zimbabwe, PlanB ha commentato:
"Andrà all-in, proprio come Mugabe [Primo Ministro dello Zimbabwe]."
Nel 2008, lo Stato africano ha raggiunto un tasso d'inflazione pari a 89.700 miliardi di miliardi di punti percentuali.