La società di analisi Chainalysis ha messo in prospettiva il collasso di FTX, confrontando le perdite settimanali causate da questo incidente con altri gravi fallimenti avvenuti quest'anno.
Un report del 14 dicembre rivela che il depegging di Terra USD (UST), a maggio, ha registrato un picco delle perdite realizzate settimanali di 20,5 miliardi di dollari; il successivo crollo di Three Arrows Capital e Celsius, a giugno, a causato perdite realizzate settimanali di ben 33 miliardi.
In confronto, le perdite realizzate settimanali di FTX hanno raggiunto un picco di 9 miliardi di dollari fra il 7 e il 13 novembre, e sono diminuite nelle settimane successive:
"I nostri dati suggeriscono che il fallimento di FTX non sia stato il problema principale affrontato dai crypto-investitori quest'anno. Sia il depegging del token UST di Terra che il crollo poche settimane dopo di Celsius e Three Arrows Capital (3AC) hanno provocato perdite realizzate molto maggiori."
1/ Our data suggests that FTX’s demise hasn’t been crypto investors’ biggest issue this year. Both the depegging of Terra’s UST token & the collapse weeks later of Celsius & Three Arrows Capital (3AC) drove much bigger realized losses. https://t.co/tWpX9qjY6o pic.twitter.com/TI2eJSVXaW
— Chainalysis (@chainalysis) December 14, 2022
In altre parole, quando a novembre l'exchange FTX ha chiuso i battenti, i crypto-investitori avevano già superato disastri ben più gravi:
"I dati [...] suggeriscono che, al momento del collasso di FTX, gli investitori si erano lasciati alle spalle eventi decisamente più disastrosi."
Mentre i dati di Chainalysis coprono le perdite realizzate, la piattaforma di analisi on-chain CryptoQuant ha recentemente esaminato come il crollo di FTX abbia influenzato le perdite nette non realizzate di Bitcoin (BTC). La società ha scoperto che le perdite non realizzate di BTC hanno raggiunto un massimo del -31,7% proprio dopo il crollo di FTX: una cifra molto maggiore rispetto al -19,4% registrato dopo i casi Terra Luna e Celsius.
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Anche Glassnode anche evidenziato l'alto livello di perdite non realizzate a seguito del crollo di FTX, confrontandolo con il picco del -36% registrato durante il mercato ribassista del 2018:
"I detentori a lungo termine di Bitcoin stanno attualmente attraversando un periodo di forte stress finanziario: in media, detengono perdite non realizzate del -33%. Tale cifra è paragonabile ai minimi del mercato ribassista del 2018, che ha visto un picco di perdite non realizzate del -36%."
#Bitcoin Long-Term Holders are currently experiencing acute financial stress, holding an average of -33% in unrealized losses.
— glassnode (@glassnode) November 17, 2022
This is comparable to the lows of the 2018 bear market, which saw a peak unrealized loss of -36% on average.
Chart: https://t.co/qIGAxtSyGZ pic.twitter.com/BBtbOtApy1
Gli utili o le perdite associati a un investimento sono considerati "non realizzati" fino al momento in cui l'asset non viene effettivamente venduto. L'atto di vendere "realizza" queste perdite o guadagni.