Le banche sudcoreane sono indagate per il loro ruolo nel facilitare 6,5 miliardi di dollari di rimesse sospette all'estero, operazioni collegate a società che gestivano criptovalute.
Secondo quanto riportato lunedì da Asia Times, il mese scorso il Servizio di vigilanza finanziaria (FSS) ha aperto un'indagine sulle banche sudcoreane dopo aver individuato una quantità significativa di transazioni di rimesse all'estero a fine giugno.
L'indagine ha rilevato che la maggior parte dei 6,5 miliardi di dollari rimessi all'estero tra gennaio 2021 e giugno 2022 proveniva da conti di crypto exchange prima di essere inviati fuori dal Paese, suggerendo che alcune società coreane stessero sfruttando il "Kimchi premium (kimp)".
Il Kimchi premium è il divario tra i prezzi delle criptovalute sugli exchange sudcoreani rispetto a quelli esteri. Gli investitori acquistano criptovalute da exchange esteri, rivendendole su exchange coreane locali per realizzare un profitto.
Le autorità di regolamentazione si sono allarmate per l'elevato trading Kimchi premium, in quanto incoraggia la fuga di capitali dal Paese.
Attualmente, il Kimchi premium si attesta su un modesto +3,37%, ma già ad aprile scorso era superiore al +20%, secondo il market tracker CryptoQuant.
I rapporti della Shinhan Bank e della Woori Bank rilevano che la maggior parte del denaro rimesso sia stato prima trasferito dagli exchange crypto nazionali a vari conti aziendali di società coreane.
Secondo quanto riportato lunedì dall'organo di informazione locale Asia Times, queste ingenti rimesse hanno sollevato il sospetto che gli investitori stessero utilizzando ingenti somme di denaro per sfruttare il Kimchi premium.
Secondo il notiziario KBS di domenica, vi è anche il sospetto che i fondi inviati venissero utilizzati per il riciclaggio di denaro, portando all'arresto di alcuni dipendenti delle società, ancora senza nome, che avrebbero effettuato le rimesse.
L'importo totale inviato all'estero è più del doppio di quello che l'FSS si aspettava di trovare quando ha ordinato alle banche di indagare sulla questione. Secondo quanto riportato da Asia Times, l'FSS dovrebbe ora condurre ulteriori indagini in loco presso le banche nazionali, che potrebbero portare alla luce altri fondi rimessi.
Si prevede che l'FSS emetterà sanzioni nei confronti di Shinhan e Woori per aver permesso il maggior numero di rimesse. Asia Times riporta che Lee Bok-Hyeon, capo dell'FSS, ha dichiarato: "Stiamo prendendo sul serio le transazioni in valuta estera e le sanzioni sono inevitabili".
Le indagini in loco sono in corso presso Shinhan e Woori, ma si concluderanno il 19 agosto.