L'azienda di sicurezza informatica Carbon Black ha rivelato che quest'anno sono stati rubati circa 1,1 miliardi di dollari in criptovalute.

La compagnia ha spiegato che i criminali sfruttano l'anonimato offerto dal dark web per agevolare il furto su larga scala di monete digitali. Secondo le stime, oggi esistono ben 12.000 marketplace e 34.000 offering associati a hacker e ladri di criptovalute.

Durante un'intervista con CNBC, Rick McElroy, esperto di sicurezza presso Carbon Black, ha dichiarato che il prezzo medio di un malware basilare è di 224$, ma alcuni di questi vengono venduti per appena 1,04$. Tali operazioni sono a volte tanto ben organizzate che i criminali offrono anche una sorta di supporto clienti. La compagnia stima che il valore del mercato dei malware sia oggi di circa 6,7 milioni di dollari.

Il resoconto afferma che i furti vengono in alcuni casi portati a termine da bande di criminali, ma molto spesso gli hacker sono semplici ingegneri altamente qualificati che lavorano da soli e cercano una maniera per ottenere un reddito supplementare. Come spiegato da McElroy, i furti informatici "sono abbastanza semplici da eseguire", chiunque ne sarebbe capace, non solo i gruppi di hacker più rinomati. Ha poi aggiunto:

"Esistono nazioni dove viene insegnata la programmazione, ma non esistono lavori. Questi criminali potrebbero essere solo due persone in Romania che hanno bisogno di pagare l'affitto".

A differenza dei sistemi bancari e delle altri operazioni finanziarie convenzionali, i possessori di criptovalute non ricevono alcun supporto istituzionale in caso di furti o frodi. L'uomo ha dichiarato:

"Solitamente facciamo affidamento sulle banche, gli strumenti esistono ma è necessario che gli investitori sappiamo come fare. In questa nuova corsa all'oro molte persone utilizzano portafogli in cloud e non proteggono i propri soldi".

Lo studio rivela che quest'anno l'obiettivo più colpito dai criminali informatici sono stati gli exchange, i quali rappresentano ben il 27% degli attacchi.

Nella giornata di ieri l'azienda GuardiCore ha scoperto una campagna malevola di manipolazione del traffico e mining di criptovalute, che ha già infettato oltre 40.000 dispositivi in tutto il mondo e colpito svariate industrie, dall'educazione alla finanza.