Bitmain, azienda cinese operante nel settore del mining di Bitcoin (BTC), potrebbe aver registrato nel terzo trimestre dello scorso anno perdite superiori ai 500 milioni di dollari: lo rivela un articolo pubblicato sulla rivista CoinDesk.
Poiché la compagnia sta tentando di lanciare una Initial Public Offering (IPO) presso l'Hong Kong Stock Exchange (HKEx), ha recentemente pubblicato un dettagliato resoconto sulle entrate, in conformità con i requisiti della borsa valori.
Nel documento viene svelato che nel 2018, escludendo l'ultimo trimestre, Bitmain ha fatturato 3 miliardi di dollari e generato un profitto di 500 milioni. Stando alle cifre pubblicate dalla stessa azienda nella prima metà dello scorso anno, i profitti ammontavano a circa un miliardo.
Se queste informazioni sono corrente, possiamo supporre che nel terzo trimestre Bitmain è andata in rosso di ben 500 milioni di dollari, confermando ancora una volta che il mercato ribassista ha avuto conseguenze estremamente negative sul settore del mining.
Il tentativo di Bitmain di lanciare una IPO, che consentirebbe alla compagnia di raccogliere una grande quantità di fondi, è stato costellato di difficoltà sin dall'annuncio del progetto nel secondo trimestre dello scorso anno.
A dicembre anche HKEx ha alimentato questi dubbi: pare infatti che la borsa valori non sia disposta ad approvare un'azienda operante nell'industria delle criptovalute, a causa della natura estremamente volatile di tale attività.
Anche le azioni recentemente intraprese da Bitcoin confermano le difficoltà dell'azienda: nel giro di pochi mesi ha infatti chiuso i battenti del proprio centro di sviluppo in Israele, sospeso le operazioni di mining in Texas, e ridimensionato le attività in Olanda.