Coinfloor, exchange di criptovalute con sede a Londra, ha annunciato il licenziamento della maggior parte del proprio personale.

Fondato nel lontano 2013, Coinfloor è il più vecchio exchange di monete digitali del Regno Unito, specializzato in investitori istituzionali o particolarmente esigenti. Secondo i dati raccolti da CoinMarketCap, il volume giornaliero di scambi della piattaforma è di circa 1 milione di dollari.

Come riportato dal portale d'informazione Financial News, Coinfloor pianifica di licenziare approssimativamente 40 dipendenti. Obi Nwosu, CEO dell'azienda, ha affermato che recentemente la piattaforma "ha registrato un profondo cambiamento nei volumi di scambio di tutti i mercati". Ha poi aggiunto:

"Al momento Coinfloor sta attraversando un periodo di ristrutturazione, per concentrare il nostro vantaggio competitivo nel marketplace e per meglio servire i nostri clienti. Nell'ambito di tale ristrutturazione, stiamo apportando alcune modifiche al personale".

Tali licenziamenti sono chiaramente dovuti al mercato fortemente ribassista di quest'anno. Il valore del Bitcoin e di molte altre criptovalute è infatti crollato di quasi il 70% rispesso ai massimi raggiunti a dicembre 2017.

Lo scorso mese si era diffusa la notizia che anche l'exchange Kraken avesse licenziato buona parte dello staff operante nella propria sede ad Halifax, in Canada. La compagnia ha tuttavia subito smentito tali voci, dichiarando: "possiamo confermare che non stiamo sospendendo nessuna operazione, e che non c'è stata alcuna violazione della sicurezza. Tutto procede come dovrebbe e in modo sicuro".