Giovedì Robert F. Kennedy Jr., candidato alle presidenziali degli Stati Uniti, si è espresso sui social media promettendo di liberare Ross Ulbricht, fondatore di Silk Road, in caso di elezione a Novembre.

RFK Jr. ha alluso alla natura draconiana delle due condanne all'ergastolo di Ulbricht per quello che ha definito "hosting di una piattaforma di e-commerce" e ha condiviso una petizione per chiedere la liberazione del fondatore di Silk Road dal carcere.

Fonte: Robert F. Kenned Jr.

Il vero "crypto President"? 

L'ex Presidente Donald Trump ha dominato i titoli dei giornali e catturato l'attenzione della cripto community grazie alla sua recente dimostrazione di sostegno al settore. Finora, il candidato del GOP alle presidenziali del 2024 è riuscito a farsi passare per "il presidente delle crypto", portando il tema sotto i riflettori nazionali.

Tuttavia, i commenti e le azioni precedenti di RFK Jr. rivelano un livello di sostegno alla rivoluzione blockchain che va oltre la semplice retorica della campagna elettorale.

Nel 2023, il candidato alle presidenziali ha proposto di sostenere il dollaro statunitense con Bitcoin e di eliminare l'imposta sul capital gain relativo all'asset digitale al fine di contribuire a stabilizzare il prezzo della valuta di riserva globale sovrastampata.

Inoltre, a seguito delle critiche dei detrattori, che sostenevano che stesse promuovendo un asset su cui non aveva alcuna esposizione, il candidato indipendente ha rivelato di aver acquistato Bitcoin (BTC) per ciascuno dei suoi sette figli. All'epoca, Kennedy disse al pubblico in un Twitter Space: "Metterò i miei soldi dove metto la bocca".

Kennedy ha anche preso una posizione nettamente contraria alla creazione di una central bank digital currency (CBDC), citando le preoccupazioni per la privacy e la mancanza di integrità strutturale del sistema bancario tradizionale come ragioni per opporsi alla creazione di una CBDC — qualcosa a cui anche Trump si è pubblicamente opposto.

Più di recente, il candidato indipendente ha proposto la soluzione radicale di mettere l'intero bilancio fiscale degli Stati Uniti sulla blockchain per garantire trasparenza, efficienza e, soprattutto, responsabilità senza precedenti. Al momento, nessun altro politico statunitense ha osato fare una proposta così audace.

La grazia ai dissidenti americani è in voga per le elezioni del 2024 

Con l'avvicinarsi delle elezioni del 2024 e di Novembre, la grazia ai dissidenti americani è diventata un argomento in voga tra i candidati alla presidenza, tra cui l'ex Presidente Trump, RFK Jr. e l'ex candidato del GOP Vivek Ramaswamy.

Ramaswamy, che si è ritirato dalla corsa all'inizio dell'anno e ha appoggiato Trump, in precedenza aveva comunicato che avrebbe graziato Julian Assange, Ulbricht e altri detenuti non violenti il primo giorno. Si pensa che l'ex candidato del Partito Repubblicano farà parte del futuro gabinetto del Presidente Trump se quest'ultimo vincerà la rielezione nel 2024, con Trump che ha dichiarato: "Sarà con noi in qualche modo".

Alla domanda del giornalista indipendente Tim Pool sulla possibilità di liberare Assange, l'ex Presidente Trump ha risposto che sta considerando "molto seriamente" la possibilità di graziare il fondatore di WikiLeaks.

RFK Jr. ha dichiarato che, se fosse eletto, grazierebbe Assange, il whistleblower Edward Snowden e Ulbricht.