Stuart Alderoty, chief legal officer di Ripple, ha condiviso le sue considerazioni sul futuro del panorama cripto nel 2024. Ha discusso le previsioni sulla controversia legale di Ripple con la Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti, l'influenza della magistratura sui regolamenti relativi alle crypto e le potenziali sfide legislative del Congresso americano.

Alderoty prevede la possibile risoluzione della causa di Ripple con la SEC nel 2024 e mette in guardia dalla persistente strategia di "regolamentazione attraverso esecuzione" della SEC, evidenziandone le potenziali conseguenze per l'industria delle criptovalute.

Inoltre, ritiene che la magistratura avrà un ruolo importante nel limitare la prevaricazione della SEC, suggerendo che i conflitti legali in corso potrebbero sfociare in un confronto con la Corte Suprema degli Stati Uniti.

Per quanto riguarda le normative, Alderoty si aspetta che i legislatori statunitensi concordino sulla necessità di regolamentare le criptovalute. Tuttavia, si aspetta uno stallo nell'attuazione, che potrebbe lasciare esposte le imprese cripto statunitensi mentre altri Paesi avanzano nella chiarezza normativa e nell'innovazione.

Nel 2020 la SEC ha intentato una causa contro Ripple Labs e i suoi attuali e precedenti CEO. La SEC ha sostenuto che i dirigenti hanno tenuto un'offerta pubblica iniziale di XRP (XRP), che all'epoca, secondo la Commissione, era un titolo non registrato. Secondo la causa, Ripple ha raccolto fondi vendendo token XRP a investitori negli Stati Uniti e nel mondo.

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A Luglio, Ripple ha ottenuto una vittoria legale contro la SEC, visto che un giudice ha concesso un giudizio sommario a favore di Ripple Labs, stabilendo che il token XRP non è un titolo ma solo per quanto riguarda le vendite programmatiche sugli exchange di asset digitali.

Anche la SEC, tuttavia, è riuscita a ottenere una propria vittoria, in quanto il giudice federale ha stabilito che XRP è un titolo quando viene venduto a investitori istituzionali, in quanto soddisfa le condizioni stabilite dal test di Howey. Da allora, i principali exchange statunitensi hanno re-listato XRP, provocando un'impressionante impennata dell'83% del suo valore da inizio anno.

Gli analisti e i fan della criptovaluta sostengono che lo scontro legale tra Ripple e la SEC ne abbia ostacolato la crescita e l'accettazione negli Stati Uniti. L'avvocato pro-XRP John Deaton ha dichiarato che l'azione legale è stata strumentalizzata, specificando che le prove degli ultimi tre anni supportano questa affermazione. Secondo Deaton, nonostante il successo globale di Ripple, la causa ha danneggiato l'adozione di XRP negli Stati Uniti.