Il CEO di Ripple, Brad Garlinghouse, in passato è stato molto critico verso Bitcoin (BTC), ma recentemente ha augurato a BTC di avere successo nel lungo periodo.  

In un episodio del 19 novembre del podcast di Fortune "Brainstorm", Garlinghouse ha dichiarato che Bitcoin non è in competizione con Ripple e che egli stesso continua a detenere una certa quantità di BTC:

"Non credo che Ripple sia in qualche modo in competizione con Bitcoin. Voglio che Bitcoin abbia successo."

Peraltro egli ha sottolineato, che durante la prossima bull run, una crescita di Bitcoin sarebbe di buon auspicio anche per le altre criptovalute. 

Bitcoin esercita una notevole attrazione sugli altri asset digitali, incluso XRP, a causa del suo predominio sul mercato e del suo maggiore appeal tra gli investitori. Attualmente, il tasso di dominance di Bitcoin è del 64% circa: ciò significa che due terzi del market cap totale delle crypto sono rappresentati da BTC. Durante il boom delle altcoin, nel gennaio 2018, questo valore era sceso moltissimo, fino a circa il 32,8%, secondo dati di CoinMarketCap. 

La dominance di Bitcoin, però, è cresciuta costantemente nelle ultime sei settimane, sull’onda di una serie di importanti aumenti di prezzo. Anche XRP sta guadagnando terreno questa settimana: secondo dati di TradingView, ha raggiunto un picco di circa 0,3075 dollari. 

La dichiarazione positiva di Garlinghouse su Bitcoin arriva meno di due settimane dopo che il CEO di Ripple aveva messo in guardia le aziende che detengono valute digitali.

In un tweet del 9 novembre, infatti, Garlinghouse aveva fatto intendere che acquistare Bitcoin non fosse un buon modo per ingraziarsi la nuova amministrazione Biden, che si suppone avrà delle idee molto chiare in merito alle normative per la protezione dell'ambiente. Da molto tempo sia nella community crypto che nei media mainstream si discute se l’algoritmo di consenso di Bitcoin, che richiede una notevole quantità di risorse, sia dannoso per l'ecosistema.

Gli analisti ritengono che con una presidenza Biden, le società quotate in borsa potrebbero dover rivelare tutti i loro asset che comportano l'emissione di gas serra. Per imprese come Square e MicroStrategy, che hanno convertito una parte dei loro bilanci in Bitcoin, questo potrebbe significare una maggiore attività di reportistica.