Mentre Ripple festeggia la conclusione della sua battaglia legale durata quattro anni contro la Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti, alcuni avvocati hanno sollevato dubbi sul fatto che i recenti sviluppi giudiziari costituiscano davvero una vittoria.
Ripple, la società dietro la criptovaluta XRP e il relativo network blockchain, ha celebrato il 7 agosto la fine della sua battaglia legale contro la SEC.
Annunciando la notizia su X, il CEO di Ripple Brad Garlinghouse ha affermato che il giudice statunitense Analisa Torres ha concesso una riduzione del 94% rispetto al piano iniziale della SEC, che prevedeva una multa di due miliardi di dollari:
"La SEC aveva chiesto due miliardi di dollari, ma il tribunale ha ridotto la cifra di circa il 94%, riconoscendo che aveva esagerato. Rispettiamo la decisione del tribunale, e abbiamo finalmente la chiarezza necessaria per continuare a far crescere la nostra azienda.
Questa è una vittoria per Ripple, per il settore crypto e per lo stato di diritto. Gli ostacoli della SEC contro l'intera community di XRP sono scomparsi."

I trader hanno reagito rapidamente alla notizia: il prezzo di XRP è impennato del 26% dopo l'annuncio di Garlinghouse.
Sebbene molti avvocati abbiano definito la recente decisione del tribunale una "vittoria importante" per Ripple, alcuni esitano a definirla un totale trionfo. Altri hanno persino suggerito che potremmo assistere ad ulteriori battaglie legali in futuro.
Ripple ha vinto... ma nell'aria c'è odore di sconfitta
Secondo Philip Moustakis, avvocato di Seward & Kissel ed ex consulente della SEC, la decisione del tribunale di ridurre la richiesta di risarcimento della SEC da 2 miliardi a 125 milioni di dollari "non è sicuramente una vittoria per la SEC," ma rimane comunque difficile definire Ripple il vero vincitore del caso.
Ciò è dovuto alla continua mancanza di chiarezza sulle modalità di applicazione delle leggi statunitensi alle criptovalute, nonché agli elevati costi della difesa legale e alla multa che Ripple è stata comunque costretta a pagare. Per non parlare di tutti i problemi che l'azienda ha dovuto affrontare in seguito alla denuncia nel 2020.
In un report su Law360, Moustakis scrive:
"Ripple ha vinto... ma l'azienda è rimasta intrappolata in una causa legale per anni, il suo token è stato rimosso da molti exchange, ha combattuto con le unghie e con i denti contro il regolatore, e infine ha comunque dovuto pagare una grossa multa. Non sembra poi una così grande vittoria."
Come se non bastasse, vi è anche la possibilità che la SEC contesti alcuni aspetti del caso.
La SEC ha tempo fino a ottobre per presentare appello
Alla SEC sono stati concessi 60 giorni per presentare un appello nel caso Ripple, prima della decisione finale del tribunale. "Oggi inizia il conto alla rovescia per la scadenza del termine per presentare appello," ha scritto l'avvocato Fred Rispol, sostenitore di XRP, su X.
Secondo Eleanor Terrett, giornalista di Fox Business, il potenziale appello della SEC sarà probabilmente legato ad altre sentenze del tribunale, non alla più recente: "Plausibilmente la SEC ricorrerà in appello contro la sentenza del luglio 2023, ora che è stata raggiunta la sentenza definitiva."
In altre parole, se la SEC presenterà un ricorso entro il 6 ottobre, probabilmente farà riferimento alla decisione di luglio dello scorso anno, la quale ha stabilito che XRP non è considerabile un titolo azionario solo per quanto riguarda le vendite programmatiche agli investitori retail. Ma l'asset rimane un titolo quando viene venduto agli investitori istituzionali.
"Hanno il diritto di fare appello. E se lo faranno, l'attenzione si concentrerà sicuramente sulle vendite programmatiche," ha aggiunto l'avvocato Jeremy Hogan.
Secondo Joe Castelluccio, partner di Mayer Brown, è molto probabile che la SEC ricorra in appello, dato che il regolatore aveva già tentato e fallito nell'ottobre 2023. L'avvocato ritiene che la SEC potrebbe appellarsi alle vendite secondarie e alla sanzione.

Inoltre, la SEC non ha esplicitamente detto che le vendite del servizio di pagamento transfrontaliero di Ripple, On-Demand Liquidity (ODL), violino la legge. Ha invece sostenuto che tali vendite dimostrano che Ripple potrebbe commettere una nuova violazione:
"Come ha rilevato il tribunale, il fatto che Ripple abbia mostrato la volontà di spingersi oltre i limiti dell'ordinanza di giudizio sommario indica l'elevata probabilità che alla lunga — se non l'ha già fatto — oltrepasserà il limite."
Secondo Christopher LaVigne, partner di Withers, questa dichiarazione lascia presagire ulteriori battaglie legali in arrivo: "La recente decisione del tribunale porrà fine al contenzioso tra le parti? Non ne sono tanto sicuro."