Il RMIT, un'università pubblica australiana, ha lanciato il primo corso universitario Blockchain del paese, secondo Business Insider Australia.

ll corso della durata di otto settimane, intitolato "Developing Blockchain Strategy", è stato progettato dal Blockchain Innovation Hub della stessa RMIT e collabora con la società di consulenza Accenture e l'hub di fintech Stone & Chalk. La descrizione del corso online promette un programma pratico che va oltre l'aspetto concettuale di Blockchain: "Non otterrai solo una comprensione teorica della tecnologia blockchain: imparerai come usarla."

Jason Potts, direttore del Blockchain Innovation Hub, ha dichiarato a Business Australia Insider:

"È una di quelle cose dove un sacco di diverse tecnologie si sono incontrate per contribuirne al funzionamento [...] Gran parte di questo corso è progettato per aiutare dirigenti e imprenditori a capire non solo come funziona questa nuova tecnologia, e a capire cosa c'è dietro, ma anche come riflette i modelli di business e le strategie aziendali ".

Il direttore generale di Stone & Chalk, Alan Tsen, pensa che le forti connessioni tra fintech, banche e Blockchain significano che offrire un corso questo tipo è necessario:

"Le banche stanno mostrando notevole considerazione per la tecnologia blockchain  [...] Esiste una reale domanda di formazione e una lacuna di competenze nel mercato che deve essere affrontata".

Il corso del RMIT non è la prima volta che la tecnologia Blockchain e il mondo accademico si sono incontrati. La Berkeley offre infatti un corso interdisciplinare sulle Blockchain, e uno studio della University of Southern California sulle potenziali opportunità di carriera nel campo delle Blockchain sarà pubblicato a giugno.

Lo scorso dicembre, l'Australian Securities Exchange (ASX) ha annunciato di essere il primo securities exchange al mondo ad utilizzare la tecnologia Blockchain per sostituire il suo attuale sistema di equity processing.

A gennaio, l'aeroporto di Brisbane ha riferito di aver intenzione di rendere l'intero terminal "cripto-friendly", con negozi e ristoranti in grado di accettare Bitcoin, Ether, e Dash.