Il CEO di Robinhood, Vlad Tenev, testimonierà dinanzi al Financial Services Committee del Congresso statunitense in merito al ruolo della società nel trading volatile di GameStop e altri titoli coinvolti.

Secondo un report della pubblicazione statunitense Politico, il 18 febbraio Tenev parteciperà a un’udienza virtuale presieduta dalla rappresentante Maxine Waters (D-California). Il report di Politico cita individui anonimi vicine alla vicenda.

Waters ha annunciato ufficialmente i piani del Financial Services Committee relativi all’udienza del 18 febbraio per discutere del caso GameStop. Denominata “Game Stopped? Who Wins and Loses When Short Sellers, Social Media, and Retail Investors Collide”, l’udienza si concentrerà sui recenti problemi di volatilità dei mercati che coinvolgono GameStop e altri titoli.

Voglio sapere se Robinhood ha limitato il trading per via della collusione tra Robinhood e alcuni degli hedge fund coinvolti nella situazione,” ha spiegato Waters. L’annuncio non specifica chi saranno i testimoni che prenderanno parte all’udienza, e Robinhood non ha ancora annunciato ufficialmente la partecipazione di Tenev.

Come già segnalato, alcuni regolatori statunitensi hanno richiamato l’attenzione sulla gestione di Robinhood dello short squeeze in GameStop. Il 29 gennaio, la Securities and Exchange Commission statunitense ha accennato alle indagini sui problemi di Robinhood con GameStop, esprimendo preoccupazione per "l’estrema volatilità dei prezzi di trading di certi titoli azionari."

La saga GameStop di Robinhood ha avuto inizio il 28 gennaio, quando la compagnia ha sospeso gli acquisti di GME e altre azioni, il cui prezzo è stato pompato dalla comunità di Reddit r/WallStreetBets. In seguito l'applicazione ha nuovamente permesso ai propri utenti di acquistare i titoli, ma in numero limitato.

Il 1° febbraio, il CEO di Robinhood ha parlato dell’interruzione del trading con Elon Musk sull’app di chat audio Clubhouse. Tenev avrebbe spiegato che la decisione sulle restrizioni è stata presa da una camera di compensazione e basata su requisiti di capitale. Inoltre, ha negato le accuse secondo cui la società di trading Citadel Securities, il più grande market maker statunitense nel mercato delle opzioni, avrebbe spinto la piattaforma a imporre i limiti.