Nonostante la Russia abbia adottato la sua prima legge sulle criptovalute nel gennaio del 2021, il mercato crypto nel Paese rimane perlopiù non regolamentato e pieno di incertezze.

Yury Pripachkin, a capo della Russian Association of Cryptoeconomics, Artificial Intelligence and Blockchain (RACIB), ha affermato che le attuali normative sulle criptovalute in Russia non sono altro che "mezze misure," non delle soluzioni sistematiche.

In un'intervista con l'agenzia di stampa locale RBC, Pripachkin ha affermato che negli ultimi quattro anni il presidente russo Vladimir Putin ha emesso numerosi mandati per promuovere l'introduzione di regolamentazioni per le criptovalute. Dal 2017 a oggi, sottolinea il dirigente, la capitalizzazione di mercato delle criptovalute è passata da 200 miliardi a 2.700 miliardi di dollari, ma i legislatori locali non hanno sostanzialmente fatto nulla per sfruttare questa crescita di valore.

"La Russia non ha fatto assolutamente nulla per regolamentare il mercato locale delle criptovalute, che rappresenta il 10% del mercato globale," ha affermato Pripachkin. Ha aggiunto che la dimensione del mercato crypto in Russia è paragonabile alle entrate annuali del bilancio federale, 270 miliardi di dollari.

Secondo Pripachkin, la legge russa sulle criptovalute "On Digital Financial Assets" fornisce una base legale in senso lato, ma non definisce i principali termini del settore né regola attività come mining, emissione e tassazione.

Il capo del RACIB non è il solo a pensare che il settore delle criptovalute in Russia dovrebbe essere regolamentato in maniera più chiara. Anna Maximenko, consulente dello studio legale internazionale Debevoise & Plimpton, ritiene che l'attuale quadro normativo russo si limiti a chiarire la definizione di criptovaluta, nonché a stabilire alcune aspetti come il divieto dei pagamenti con crypto.

"Altri aspetti delle criptovalute, come gli exchange e i requisiti per gli investitori, attualmente non vengono regolamentati," ha spiegato Maximenko a Cointelegraph. È questo il motivo per cui in Russia non è attualmente registrato alcun exchange, e i residenti non possono fare uso di piattaforme di trading internazionali come Binance, Huobi Global o Paxful:

"Dato l'atteggiamento negativo verso le criptovalute da parte della Banca di Russia, è possibile che non ci saranno mai crypto-exchange con sede in Russia. Inoltre, gli exchange esteri continueranno a rimanere in un'area grigia della legge."