In Russia, il Ministero delle Finanze (MinFin) crede che la realizzazione di una valuta digitale supportata dall'Unione Economica Euroasiatica (EAEU) sia inevitabile, a causa delle sanzioni imposte dagli Stati Uniti.
In particolare Alexei Moiseev, Viceministro delle Finanze, prevede che il lancio di tale moneta avverrà fra il 2020 e il 2021. L'Unione Economica Euroasiatica è stata fondata nel 2014, e comprende attualmente cinque paesi: Armenia, Bielorussia, Kazakistan, Kirghizistan e Russia.
La nuova valuta potrebbe tuttavia non fare uso della tecnologia blockchain, ha sottolineato Moiseev. L'idea è semplicemente quella di realizzare uno strumento analogo alla European Currency Unit (ECU), l'unità di conto utilizzata dalla Comunità Europea prima di essere rimpiazzata dall'euro (EUR) nel 1999.
Moiseev ha infine affermato che il passaggio ad un'unica valuta digitale per tutti i paesi dell'Unione sarà "inevitabile", a causa del numero sempre maggiore di sanzioni imposte alle aziende:
"Abbiamo sentito di nuove sanzioni in arrivo. Di conseguenza, dovremmo reagire dando vita ad un sistema di pagamento internazionale sicuro, non basato sul dollaro statunitense."
A novembre di quest'anno Anatoly Aksakov, Presidente del Comitato della Duma sui Mercati Finanziari, ha svelato il piano del paese di realizzare una stablecoin nazionale, il cui valore sarà legato a quello del rublo russo.