Il primo ministro russo, Mikhail Mishustin, ha espresso il suo appoggio all’ulteriore sviluppo del mercato crypto locale.

Durante una recente riunione governativa svolta il 26 novembre, Mishustin ha proposto l’introduzione di protezioni legali per i possessori di criptovalute nel paese, al fine di contribuire alla crescita del nuovo settore.

Secondo Mishustin, questo inquadramento giuridico svilupperebbe il settore in “modo civile, per consentire ai possessori di tali asset di proteggere i propri diritti e interessi,” eliminando allo stesso tempo gli “schemi ombra.

Nell’ambito del piano, Mishustin ha proposto di modificare il codice tributario russo per riconoscere criptovalute quali Bitcoin (BTC) come proprietà, affermando:

“Apportiamo una serie di modifiche al codice tributario per fare in modo che gli asset finanziari digitali possano essere riconosciuti come proprietà, e i loro possessori potranno contare sulla protezione legale in caso di azioni illegali, oltre a difendere i propri diritti di proprietà in tribunale.”

Mishustin ha sostituito l’ex primo ministro Dmitry Medvedev a gennaio 2020, esortando il paese a dare la priorità allo sviluppo di un’economia digitale. Tuttavia, la situazione attuale dell’ecosistema crypto locale rimane incerta, in quanto il governo sta pianificando di vietare ufficialmente i pagamenti in crypto a partire da gennaio 2021. Inoltre, le autorità russe vogliono introdurre pene detentive per chi non segnala transazioni crypto annuali equivalenti a circa 600.000$.

Nel frattempo, le principali istituzioni finanziarie russe si affrettano a lanciare servizi crypto e blockchain all’estero. Il 19 novembre, Gazprombank Switzerland, filiale di una delle più grandi banche in Russia, ha inaugurato il suo servizio per transazioni di Bitcoin in seguito all’approvazione normativa da parte delle autorità svizzere.