Sulla scia dell'exchange-traded fund (ETF) sui futures del Bitcoin (BTC) a Hong Kong, Samsung Asset Management ha dichiarato che sta valutando il lancio di un ETF spot, se le politiche lo consentiranno.

In un'intervista con Bloomberg pubblicata il 13 gennaio, Sam Park, amministratore delegato di Samsung Asset Management a Hong Kong, ha dichiarato: "Dipende davvero da come si svilupperà la politica". Inoltre, ha aggiunto che gli amministratori di Hong Kong sono "chiaramente" interessati a sviluppare la città come hub per le criptovalute.

Rebecca Sin, analista ETF presso Bloomberg Intelligence, ha osservato che "Hong Kong è ben posizionata per diventare il gateway asiatico per le criptovalute" e si aspetta che i prodotti spot di Bitcoin ed Ether (ETH) siano autorizzati entro la fine dell'anno.

Un mercato spot si riferisce ad un mercato in cui lo scambio di strumenti finanziari viene regolato immediatamente, mentre un mercato futures si riferisce ad un mercato in cui i partecipanti acquistano e vendono contratti da saldare in un secondo momento.

Il 13 gennaio Samsung ha lanciato il suo ETF sui futures del Bitcoin sull'Exchanges and Clearing Market di Hong Kong; l'exchange è attualmente l'unico in Asia a supportare la negoziazione di ETF sui futures del Bitcoin.

Al momento della pubblicazione, l'ETF ha già registrato un aumento del 4,2% del suo prezzo.

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Ad Hong Kong, anche altri ETF sui futures hanno suscitato interesse: due ETF gestiti da CSOP Asset Management hanno raccolto 73,6 milioni di dollari di investimenti prima della loro quotazione il 16 dicembre.

Come ha osservato al tempo Yi Wang, dirigente di CSOP: "Gli ETF non investono direttamente in Bitcoin e [...] ci sono più tutele normative per gli investitori rispetto ai token scambiati su piattaforme non regolamentate".

Il 5 gennaio, in un'intervista su Twitter Spaces con Bloomberg Asia, Yat Siu, Presidente di Animoca Brands, ha dichiarato che Hong Kong era più interessante come sede per il listing rispetto agli Stati Uniti, osservando:

"Gli Stati Uniti, ovviamente, all'epoca sembravano essere il mercato forse più adatto. Ma ritengo che luoghi come l'Asia, in particolare Hong Kong, stiano iniziando a sembrare piuttosto interessanti con le loro politiche sugli asset virtuali, [...] con il loro desiderio di essere fondamentalmente leader nello spazio".

La mancanza di chiarezza normativa è stata spesso citata come la ragione per cui molte cripto attività stanno lasciando gli Stati Uniti, spingendo i legislatori a richiedere al più presto una regolamentazione in materia di cripto.