Un nuovo articolo scientifico peer-reviewed, dal titolo "An integrated landfill gas-to-energy and Bitcoin mining framework," è stato pubblicato nell'edizione del 29 agosto del Journal of Cleaner Production. Lo studio dimostra come il mining di Bitcoin (BTC) possa ridurre le emissioni di metano.
Il documento di ricerca spiega che i miner di Bitcoin si trovano in una posizione unica per sfruttare i sistemi "Landfill Gas to Energy" (LFGTE), che catturano e convertono in energia utilizzabile il gas metano delle discariche. Questa operazione riduce i gas serra e i suoi effetti nocivi sull'atmosfera.
Catena energetica dei sistemi LFGTE. Fonte: Science Direct
Il mining di Bitcoin è caratterizzato da una struttura di incentivi adeguata per un progetto tanto costoso e così a lungo termine. A differenza dei miner, solitamente le aziende private non possiedono strategie sostenibili per la generazione di entrate e il recupero dei costi. Secondo i ricercatori:
"Gli incentivi economici del Bitcoin, disponibili a livello globale per i miner di qualsiasi regione, possono offrire una soluzione innovativa per incoraggiare la mitigazione del metano senza la necessità di incentivi governativi, rappresentando una soluzione scalabile, innovativa e dalla rapida implementazione."
Inoltre, i ricercatori hanno osservato che questa struttura di incentivi non si limita alle emissioni di metano. Potrebbe infatti essere utilizzata per riciclare anche altre forme di energia sottoutilizzata, come "petrolio abbandonato, pozzi di gas, impianti di trattamento delle acque reflue, fattorie e operazioni di trasformazione agricola."
Risultati corroborati da altri documenti di ricerca
Il recente documento di ricerca apparso sul Journal of Cleaner Production non è stato il primo a toccare il tema della riduzione delle emissioni attraverso il reimpiego di fonti energetiche sottoutilizzate da parte dei miner di Bitcoin.
Nel 2023, una ricerca pubblicata dall'Institute of Risk Management ha rilevato che le operazioni di mining potrebbero ridurre le emissioni globali di circa l'8% entro il 2030.