La Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti ha di nuovo dichiarato ufficialmente che Bitcoin (BTC) non è una security.

In una lettera a Cipher Technologies Bitcoin Fund datata 1 ottobre, la SEC ha rifiutato la registrazione della società di investimento presso l'agenzia sulla base del fatto che Bitcoin non è una security.

Secondo la lettera, Cipher ha tentato di registrare una "società di investimento" ai sensi dell'Investment Company Act del 1940, indicando Bitcoin come una security.

Non è una security

Il personale della SEC, tuttavia, ha sottoposto il ragionamento di Cipher al test Howey e al suo framework per l'analisi degli asset digitali pubblicato ad aprile. La lettera afferma:

“[...] Inoltre, non crediamo che gli attuali acquirenti di Bitcoin si affidino agli sforzi manageriali e imprenditoriali essenziali degli altri per produrre un profitto. Di conseguenza, poiché secondo la struttura attuale Cipher intende investire sostanzialmente tutti i suoi asset in Bitcoin, non soddisfa la definizione di "società di investimento" ai sensi dell'Investment Company Act e ha quindi presentato impropriamente il modulo N-2."

Se Bitcoin fosse una security, ci sarebbero dei problemi

Inoltre, la SEC ha anche osservato che se Bitcoin fosse una security, verrebbero "sollevati problemi notevoli". Più precisamente, la criptovaluta in questione sarebbe "una security non registrata, offerta pubblicamente e, tra l'altro, potrebbe potenzialmente rendere il fondo proposto un 'underwriter' di Bitcoin."

Infine, l'autorità di regolamentazione ha anche osservato che Cipher non si è conformata adeguatamente alle norme legali e di protezione degli investitori. La lettera conclude affermando che il personale della SEC "non effettuerà un'ulteriore revisione di Cipher nella sua forma attuale".

Come riportato la settimana scorsa da Cointelegraph, i dibattiti sulla classificazione di security di XRP, la terza criptovaluta per capitalizzazione di mercato, sono invece ancora in corso.