Alcuni funzionari delle banche giapponesi continuano a esprimere preoccupazione per i progressi della Cina nello sviluppo della sua Central Bank Digital Currency.
Reuters ha riferito il 9 ottobre che Kenji Okamura, viceministro delle Finanze per gli affari internazionali del Giappone, ha avvertito la comunità globale riguardo ai potenziali rischi dello yuan digitale cinese.
Okamura ha detto che l'iniziativa della CBDC cinese si sta "muovendo in maniera relativamente veloce", dato che Pechino mira ad essere il primo Paese a livello globale ad adottare una CBDC.
In un seminario digitale del Forum ufficiale delle istituzioni monetarie e finanziarie, Okamura ha detto:
"Chi fa la prima mossa è sempre in vantaggio: dovremmo aver paura. I primi a sviluppare una tecnologia hanno il vantaggio di poter fissare gli standard di progettazione [e] la piattaforma tecnologica, il che faciliterebbe un'ulteriore adozione su larga scala di quella moneta digitale."
La notizia arriva poco dopo che una rivista cinese gestita dalla banca centrale cinese ha affermato che il Paese ha bisogno di essere il primo ad emettere una moneta digitale. Nell'articolo, gli autori hanno dichiarato che l'emissione e il controllo di una CBDC potrebbe diventare un "nuovo campo di battaglia" della concorrenza tra Stati sovrani.
Nonostante molteplici Paesi stiano svolgendo ricerche e progetti pilota sulle CBDC, la Cina sembra finora aver distanziato tutti i competitor. Il 5 ottobre, la banca centrale cinese ha annunciato ufficialmente i primi risultati dei test dello yuan digitale, affermando che il paese ha elaborato 162 milioni di dollari di transazioni in CBDC tra l'aprile e l'agosto 2020.
Come riportato da Cointelegraph, anche altri Stati come la Svezia e le Bahamas hanno svolto dei test per le proprie valute digitali. Tuttavia, queste iniziative sembrano in ritardo rispetto allo yuan digitale, poiché finora non sono stati forniti risultati concreti. Comunque sia le Bahamas affermano di poter diventare il primo Paese al mondo a lanciare una valuta virtuale statale, dopo i primi test della fine del 2019.
Anche se è difficile dire chi sia realmente in testa nella corsa globale alle CBDC, il Giappone non prevede di lanciarne una propria. Nel luglio 2020, la Bank of Japan ha annunciato ufficialmente la nascita di un team dedicato allo sviluppo di una CBDC, affermando però che la banca non ha in programma di emetterla.