Circa 2 miliardi di dollari in Bitcoin (BTC), precedentemente sequestrati dalle autorità statunitensi e collegati al defunto marketplace Silk Road, sono stati spostati verso un nuovo indirizzo.

Stando ai dati in-chain, il 2 aprile un wallet noto per essere associato al Dipartimento di Giustizia (DOJ) degli Stati Uniti ha trasferito 0,001 BTC verso un indirizzo Coinbase Prime, forse come transazione di prova. 

Poco dopo, lo stesso wallet ha trasferito 30.174 BTC (pari a circa 2 miliardi di dollari) a un nuovo indirizzo. Il wallet in questione conteneva i BTC sequestrati dal DOJ a James Zhong, che nel 2022 è stato condannato per essere entrato in possesso di criptovalute "ottenute illegalmente" da Silk Road.

Nel 2012, Zhong aveva rubato oltre 50.000 BTC da Silk Road sfruttando una falla nella sicurezza del sito web. Nel 2021 le autorità statunitensi hanno fatto irruzione nella sua proprietà e scoperto numerosi hard wallet contenenti Bitcoin, uno dei quali era conservato all'interno di una scatola di popcorn nascosta sotto delle coperte.

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Nel marzo 2023, le autorità governative statunitensi hanno comunicato di aver venduto circa 9.861 degli oltre 50.000 BTC sequestrati a Zhong. "Il Governo pianifica di vendere i Bitcoin sequestrati in altri quattro lotti nel corso di quest'anno solare," dichiararono al tempo le autorità. "Il Governo ha appreso dalll'IRS Criminal Investigation - Asset Recovery & Investigative Services che il secondo ciclo di liquidazione non avverrà prima della data della sentenza di Zhong."

La transazione del 2 aprile ha fatto seguito a un calo del prezzo di Bitcoin di oltre il 7%.

Il marketplace Silk Road, che ha chiuso i battenti oltre 10 anni fa, consentiva agli utenti di acquistare e vendere beni illeciti come armi, droga e carte di credito rubate. Le autorità statunitensi hanno arrestato il suo creatore, Ross Ulbricht, nel 2013: l'uomo sta da allora scontando due ergastoli senza possibilità di libertà vigilata.