“Oggi mi sentivo un po’ DEGEN e ho comprato dei token da mettere in STAKING su un applicazione DEFI ma in realtà era un RUG PULL, ora sono REKT… quindi ricordate sempre, DYOR!”
A leggere queste parole verrebbe da dire: “Ma che lingua è questa?!” Eppure, conversazioni di questo tipo non sono infrequenti tra gli amanti della DeFi. Se sei all’inizio del tuo viaggio nel mondo della finanza decentralizzata, non temere: in questo articolo ti spiegheremo i significati nascosti di questo gergo. E in men che non si dica anche tu inizierai a parlare così!
Partiamo dalle basi
DeFi
Sta per Decentralized Finance e si riferisce alla creazione di servizi finanziari basati su tecnologia blockchain.
CeFi
Si contrappone alla DeFi e fa riferimento a tutti quei servizi finanziari centralizzati. Fai attenzione che il concetto di centralizzazione è molto ampio, e fa riferimento da un lato a tutte le attività gestite direttamente da Stati e Governi, ma dall'altro anche a tutte quelle istituzioni e aziende che offrono servizi finanziari. In questa categoria ricadono banche, applicazioni per fare trading, e anche le stesse aziende che permettono di comprare e vendere crypto. La finanza centralizzata non si distingue per il tipo di servizio offerto, ma per la tecnologia che usa e per il fatto che ci sia una singola entità che ha potere di decidere in modo autonomo sulle modalità di fruizione del servizio e l'accesso ai fondi.
Staking
È una delle parole più controverse e spesso abusate quando si tratta di DeFi e criptovalute. Tecnicamente lo staking fa riferimento alla partecipazione al processo di validazione Proof of Stake, ovvero quel sistema che richiede il deposito di un asset a garanzia che il lavoro venga svolto correttamente. Con il passare del tempo, però, il termine staking ha acquisito un'accezione più generica volta a descrivere il semplice deposito di criptovalute all'interno di una qualsiasi applicazione blockchain.
Due parole curiose che devi assolutamente conoscere
Bull e bear market
Due parole abbastanza semplici, ma che devi assolutamente conoscere perché ti danno il contesto per comprendere in quale fase sia il mercato. L'espressione “bull market” fa riferimento a una fase di forte crescita, e trova le sue origini nel modo in cui il toro attacca il suo nemico prendendolo per le corna e lanciandolo in aria. L’auspicio è che il toro prenda per le corna pure i prezzi, mandandoli alle stelle. Al contrario, "bear market" fa riferimento a come gli orsi si scaglino contro le proprie prede buttandole a terra.
Bear e bull trap
Sono due espressioni gergali spesso utilizzate per descrivere dei movimenti di prezzo ingannevoli, che spingono l'utente a credere l'asset si muoverà in una certa direzione... per poi accadere l'esatto opposto. Non cadere nella trappola!
Quando un errore dà origine a una nuova parola
Hodl
Sembra un errore ortografico? Beh, lo è! Ciò che pochi sanno è che la parola, ormai da tutti usata per condividere la propria ferrea volontà a non vendere anche se il mercato piange, nasce proprio da uno errore. Pare fosse il 2013 quando un utente anziché scrivere "hold" scrisse "hodl", dando vita a quello che è diventato un vero è proprio motto. A rendere ancora più forte l'immagine di questa parola è l'acronomico che ne è stato poi collegato “hold on for dear life”, che in italiano può essere tradotto come "stringere i denti” o “aggrapparsi disperatamente”.
Parole che non vorresti mai fossero associate al tuo portafoglio
Rug Pull
Forse ti sarà già capitato di sentire il modo di dire “togliere il tappato da sotto i piedi”; ecco, non potrebbe esserci immagine più corretta per spiegare uno dei maggiori rischi connessi alla DeFi. Subire un “rug pull" vuol dire che l'applicazione che credevamo lecita è in realtà una trappola programmata per far sparire tutti i fondi che vengono depositati in essa. Fai attenzione quando utilizzi un'applicazione nuova, o di cui non hai mai sentito parlare: potresti finire gambe all'aria.
Rekt
È una parola relativamente nuova, nata all'inizio degli anni ’10 di questo millennio come trascrizione fonetica della parola “wrecked”, ovvero "distrutto”, “rovinato”. Ha trovato poi largo utilizzo nel mondo crypto e DeFi per descrivere quelle situazioni in cui, per un motivo sfortunato, si perde tutto. Per questo la troviamo spesso utilizzata da utenti disperati per aver subito pesanti perdite, così come in associazione ad applicazioni DeFi che hanno subito un attacco hacker e hanno perso molti fondi.
Degen
Nell'ultimo anno è stata una delle parole più spesso associate alla DeFi: fa riferimento a tutte quelle azione “degenerate” con un livello intrinseco di rischio molto elevato. Così un'applicazione degen sarà una molto rischiosa, mentre un utente degen sarà colui molto propenso al rischio. Attenzione, il passo tra l'essere degen è perdere tutto è breve... molto breve.
Questa parola non solo devi conoscerla, ma devi anche applicarla!
DYOR
Segnati questo acronimo, perché in sé riassume la regola più importante quando si tratta di DeFi e crypto: "Do Your Own Research”, ovvero fai le tue ricerche. Approfondisci, non fermarti all'apparenza o al primo suggerimento: molto meglio perdere un'opportunità piuttosto che perdere tutto! Quando si tratta di finanza la prima regola è sempre difendere il proprio capitale; l'unico modo che hai per farlo è facendo ricerche, verificando la veridicità delle informazioni prima di compiere qualsiasi azione.
Nell’universo della DeFi ci sono molti altri termini tecnici curiosi, dalle origini bizzarre. Nei prossimi articoli ve ne faremo conoscere altri, raccontandovi le storie che hanno portato all’utilizzo di questo slang tra gli appassionati di questo mondo.