Gli investitori istituzionali stanno "ampliando la loro esposizione alle altcoin" tra cui anche Solana (SOL), che ha assistito a un "notevole incremento delle allocazioni" da parte di gestori patrimoniali e hedge fund, secondo CoinShares.
"Gli investitori sono più ottimisti su Solana," ha scritto James Butterfill, Head of Research di CoinShares, in un report del 24 aprile basato su un'indagine condotta su 64 investitori con un patrimonio in gestione complessivo di 600 miliardi di dollari.
Quasi il 15% degli investitori intervistati ha dichiarato di aver allocato fondi in SOL: un aumento significativo rispetto a un sondaggio simile condotto a gennaio, che mostrava come nessuno dei partecipanti avesse investito nell'altcoin.
D'altra parte XRP (XRP) ha registrato un "calo significativo" rispetto al sondaggio di gennaio, dato che "nessuno degli intervistati che lo detiene attualmente." Nonostante gli istituti partecipanti al sondaggio non detengano XRP direttamente, hanno comunque allocato fondi nei prodotti d'investimento basati sulla criptovaluta: il report di CoinShares mostra infatti un afflusso di 1,3 milioni di dollari verso i prodotti legati a XRP nella settimana conclusasi il 19 aprile.
Solana si è inoltre piazzata al terzo posto nella classifica delle "prospettive di crescita più convincenti:" poco meno del 15% degli intervistati si è detto d'accordo, rispetto al 10% di gennaio.
Bitcoin (BTC) rimane comunque il crypto-asset più interessante per i grandi investitori: il 41% concorda sul fatto che BTC abbia il miglior potenziale di crescita. Ether (ETH) si è piazzato al secondo posto, con poco più del 30% degli intervistati favorevoli alla sua crescita: in questo caso "l'appetito degli investitori è diminuito rispetto a gennaio," quando il suo punteggio era di circa il 35%.
L'indagine ha inoltre rilevato che la percentuale di criptovalute nei portafogli degli investitori è salita al 3% rispetto all'1,3% di gennaio: si tratta della "percentuale più alta da quando abbiamo iniziato a condurre questi sondaggi nel 2021," ha evidenziato Butterfill.
"Non sorprende che alcuni dei maggiori contributori siano stati gli investitori istituzionali, che hanno finalmente avuto la possibilità di ottenere un'esposizione al Bitcoin attraverso gli ETF statunitensi," aggiunge Butterfill. Le azioni rimangono la classe di asset più popolare, con oltre il 55%.
Le crypto presentano ancora notevoli barriere all'ingresso
Sebbene i dati complessivi siano positivi, sia i gestori patrimoniali che gli investitori istituzionali hanno segnalato la presenza di "significative barriere all'ingresso in questa asset class."
"La poca trasparenza delle regolamentazioni" è il motivo principale per cui molti non hanno ancora inserito criptovalute nel proprio portfolio d'investimento. "Ma questo potrebbe essere dovuto alle restrizioni aziendali o al modo in cui vengono interpretate le linee guida normative," ha specificato Butterfill.
D'altra parte, i timori legati alla volatilità dei prezzi e alla sicurezza delle opzioni di custodia sono in calo rispetto a gennaio.