Il leader dell'opposizione sudcoreana Lee Jae-myung è stato eletto presidente dopo una vittoria schiacciante alle elezioni anticipate, grazie a una campagna incentrata su politiche pro-crypto.
Lee ha proclamato la sua vittoria il 3 giugno, in elezioni indette sei mesi dopo che l’ex presidente Yoon Suk-yeol aveva dichiarato la legge marziale, scatenando una crisi politica.
Secondo i dati della Commissione Elettorale Nazionale, Lee Jae-myung – esponente del Partito Democratico di centrosinistra – ha ottenuto il 49% delle preferenze, superando il 41% del conservatore Kim Moon-soo. Quasi l'80% degli elettori ha partecipato al voto, registrando l'affluenza più alta dal 1997.
Durante la campagna elettorale, Lee Jae-myung ha promesso che avrebbe consentito al fondo pensioni nazionale (da 884 miliardi di dollari) di investire in Bitcoin e criptovalute, oltre ad autorizzare gli ETF su BTC.
Tra le proposte di Lee vi è anche il lancio di una stablecoin legata al won sudcoreano, per modernizzare il sistema finanziario e contrastare la fuga di capitali: "Dobbiamo creare un mercato di stablecoin basate sul won per evitare che la ricchezza nazionale finisca all’estero."
Lee mira a "rilanciare l'economia" sudcoreana
Lee prende le redini della Corea del Sud in un momento delicato per il Paese, tra difficoltà economiche, costo della vita in aumento, trattative commerciali con gli Stati Uniti e tensioni geopolitiche nella regione.
Non è ancora chiaro quanto spazio avranno le criptovalute nella sua agenda, ma nel suo discorso ai sostenitori a Seoul, Lee ha garantito che fin dal primo giorno si sarebbe impegnato a "rilanciare l'economia" sudcoreana.
Lee ha promesso che si sarebbe concentrato sulla ripresa economica attraverso maggiori investimenti nell'intelligenza artificiale e nella difesa, di depoliticizzare il sistema giudiziario e di introdurre cambiamenti sociali, tra cui una settimana lavorativa di quattro giorni e mezzo.