Il "Kimchi Premium" della Corea del Sud è divenuto nuovamente negativo; in altre parole, le criptovalute come Bitcoin sono ora più economiche da acquistare sugli exchange sudcoreani che nel resto del mondo.

Il Kimchi Premium – il cui nome deriva da un noto piatto sudcoreano, il kimchi appunto – fa riferimento a un fenomeno abbastanza comune nei mercati delle criptovalute: Bitcoin (BTC) tende a costare di più in Corea del Sud che in altri mercati.

Tuttavia, stando ai dati di CryptoQuant, al momento siamo assistendo ad un fenomeno abbastanza raro: il Korea Premium Index è divenuto negativo, oscilla da -0,24 a 0,01 sin dal 17 febbraio.

Korea Premium Index. Fonte: CryptoQuant

Attualmente, CoinMarketCap mostra che BTC viene venduto per 24.464$ su Coinbase e 24.487$ su Binance. Sull'exchange sudcoreano Bithumb ha invece un prezzo di 24.386$, mentre su Upbit si trova a circa 24.405$. Situazione simile anche per Ether (ETH), la seconda criptovaluta per market cap: ETH viene venduto per circa 1.687$ su Coinbase e 1.691$ su Binance, ma per 1.682$ su Bithumb e 1.683$ su Upbit.

Secondo Doo Wan Nam, Chief Operating Officer di Stablenode, il Kimchi Premium negativo denota un calo d'interesse da parte degli investitori sudcoreani:

"Il Korean (Kimchi) Premium si è trasformato in Korean Discount.

Generalmente indica un calo di interesse per le criptovalute da parte degli investitori retail coreani. Ironia della sorte, questo è generalmente un buon momento per acquistare, perché sai che in futuro potrai venderle ai giocatori d'azzardo coreani, quando il mercato sarà invaso dalla FOMO e il Premium raggiungerà il 20%."

Alcuni trader cercano di trarre profitto scambiando asset fra i vari exchange: una pratica nota come arbitraggio.