Samsung Securities è una dette sette grandi società d'intermediazione finanziaria in Corea del Sud ad aver richiesto l'approvazione del governo per creare un exchange di asset virtuali. L'azienda mira a lanciare un nuovo exchange entro la prima metà del prossimo anno. Il portale d'informazione Newspim ha citato un dirigente della compagnia, che ha preferito rimanere anonimo, secondo il quale le discussioni sul progetto sarebbero quasi giunte al termine.

Samsung Securities aveva già studiato modi per sviluppare e gestire una piattaforma per il trading di security token, ma l'anno scorso non è stata in grado di reclutare il personale necessario per procedere. Anche Mirae Asset Consulting – affiliata di Mirae Asset Securities, la più grande banca di investimento e intermediazione azionaria della Corea del Sud – sta assumendo personale per la ricerca e lo sviluppo di criptovalute e NFT.

Il report menzionava anche NH Investment & Securities, KB Securities e Shinhan Financial Investment. A febbraio, KB Bank ha annunciato che si stava preparando a lanciare i primi prodotti di investimento in crypto per gli utenti retail della Corea del Sud.

La creazione di exchange per gli asset virtuali potrebbe essere stimolata dal quadro normativo sviluppato dal governo di Yoon Seok-yeol, entrato in carica a marzo. La Corea si sta infatti preparando ad approvare il Digital Assets Framework Act, che avrà lo scopo di regolamentare sia i security che i non-security token, nonché di stabilire quali asset virtuali appartengono a quale categoria.

La Commissione per i servizi finanziari del Paese è stata oggetto di critiche per la sua regolamentazione degli exchange. Questo mese la South Korean Financial Intelligence Unit ha identificato che 16 exchange con sede all'estero – tra cui KuCoin, Poloniex e Phemex – stavano operando senza un'adeguata autorizzazione: l'ente ha aperto un'indagine contro tali società e oscurato i loro siti web.