Peter Grosskopf, CEO della società di gestione patrimoniale Sprott, ha ipotizzato che la tecnologia blockchain renderà l'oro un asset più pratico e prezioso: tali commenti sono stati rilasciati durante un'intervista recentemente pubblicata su Kitco News.
Per quanto riguarda la fruibilità dell'oro nella vita di tutti i giorni, e come potrebbe essere migliorata grazie alla blockchain, Grosskopf ha commentato:
"Penso sia ragionevole criticare l'oro, in quanto nessuno di noi si reca in una stazione di servizio e acquista un pieno con delle monete d'oro. Ma in futuro l'oro potrà essere digitalizzato, piazzato su una blockchain: potrà essere spostato in maniera semplice e veloce, con costi estremamente ridotti. Potrebbe persino diventare uno strumento di pagamento. Verranno realizzate speciali carte che permettono l'acquisto di cose con l'oro, anche all'estero durante i propri viaggi."
Tuttavia, affinché l'oro possa sostituire in maniera efficace il denaro tradizionale, dovrà essere adottato da una base molto ampia di utenti. E la possibilità di utilizzare l'oro nella vita di tutti i giorni aiuterà certamente a realizzare questo obiettivo.
Ciononostante, Grosskopf opera una marcata distinzione fra l'oro digitale e il Bitcoin (BTC): il primo, a differenza del secondo, è legato ad un bene fisico. Sostanzialmente, l'oro digitale può essere quasi considerato una stablecoin. Al tempo stesso Bitcoin e l'ipotetico oro digitale proposto da Grosskopf presentano anche delle similarità: entrambe le valute si basano sulla tecnologia blockchain, che offre una maniera sicura di tracciare tutte le transazioni che avvengono sulla rete.
In passato Bitcoin è stato più volte definito "oro digitale". A febbraio di quest'anno Mike Novogratz, vecchio collaboratore di Goldman Sachs e fondatore della banca per criptovalute Galaxy Digital, ha discusso della recente proliferazione di nuove criptovalute, e del loro tentativo di competere con Bitcoin:
"Ci sono 118 elementi sulla tavola periodica, ma soltanto uno di questi è oro [...] Bitcoin diverrà l'oro digitale, un luogo che consente di possedere denaro sovrano. Non sono soldi statunitensi o cinesi, sono sovrani. E la sovranità costa parecchio, come è giusto che sia."