Nonostante le entrate di Square legate a Bitcoin (BTC) continuino ad aumentare, la popolare applicazione di pagamento ha ridotto le proprie stime per il primo trimestre dell'anno di ben 800 milioni di dollari a causa dell'epidemia di coronavirus.

Secondo un annuncio pubblicato dalla compagnia in data 24 marzo, fino a dieci giorni fa il COVID-19 non aveva danneggiato la crescita della compagnia:

"Mentre inizio marzo è stato relativamente in linea con le aspettative dell'azienda, negli ultimi dieci giorni il volume d'elaborazione delle vendite è diminuito di circa il 25% rispetto allo scorso anno, con cali maggiori soprattutto nei giorni più recenti."

Ciò ha portato Square a rivedere le proprie stime sulle entrate nette del primo trimestre del 2020: da 1,3-1,344 miliardi di dollari a 515-525 milioni. La compagnia ha inoltre revocato il suo orientamento per l'intero anno fiscale 2020, sottolineando che verranno presto forniti "ulteriori aggiornamenti in merito al primo trimestre del 2020 durante il prossimo incontro con gli investitori, previsto per maggio."

Ottimi risultati da parte di CashApp

L'applicazione CashApp di Square supporta transazioni in Bitcoin, e continua a generare profitti significativi per la compagnia. Nell'ultimo trimestre del 2019 il servizio ha prodotto un fatturato di 178 milioni di dollari.

Pertanto, nonostante le difficoltà recentemente incontrate dalla compagnia nel suo complesso, la divisione dedicata a Bitcoin continua a riscontare un ottimo successo.

Le ultime stime di Square supportano quindi la teoria secondo la quale, se l'economia dovesse ulteriormente peggiorare, sempre più investitori potrebbero cercare rifugio in Bitcoin.