Davinci Jeremie, appassionato di criptovalute, voleva aiutare la sua community quando circa dieci anni fa consigliò di investire almeno 1$ in Bitcoin (BTC).

In un’intervista a Cointelegraph, Jeremie ha raccontato la storia di come ha conosciuto Bitcoin, di cosa ne pensava allora la sua community, e di cosa potrebbe aiutare le persone a comprendere questo rivoluzionario asset.

Il crypto influencer Davinci Jeremie in chiamata con Ezra Reguerra, giornalista di Cointelegraph. Fonte: Cointelegraph

Stando al crypto influencer, tutto è iniziato 10 anni fa, quando un membro della sua community gli ha parlato di BTC, chiedendogli poi di darci un’occhiata. A prima vista, Jeremie – che è un software developer – pensò si trattasse di una truffa, dato che il problema della doppia-spesa era “considerato impossibile da risolvere. Ci ha raccontato che:

"Dissi, 'Okay, leggerò il codice sorgente, dato che sono uno sviluppatore di software, e ti dimostrerò come non sia nient'altro che una truffa.' Lessi il codice sorgente, poi il white paper... e realizzai che non lo era affatto."

Dopo aver realizzato come BTC potesse essere la soluzione a un grosso problema nel sistema monetario, girò quello che poi è diventato un video virale, consigliando alla sua community di comprare almeno 1$ di BTC. Tuttavia, le reazioni non furono positive come si aspettava:

"Di tanto in tanto, arriva qualcosa che fa diventare ricche le persone povere, perché riescono ad acquistare quando il prezzo è molto, molto basso. Questa era una di quelle occasioni. Pensavo che sarei diventato un eroe per la mia community... ma invece no, ritenevano fossi pazzo. Erano convinti che stessi perdendo la ragione."

Il video, girato nel 2013, in cui Jeremie consiglia a tutti di acquistare BTC

Sebbene molti abbiano perso l’opportunità di comprare BTC a quel prezzo, Jeremie ritiene che non sia troppo tardi per addentrarsi nel mondo delle crypto. Stando all’influencer, attualmente solo il 2% della popolazione mondiale detiene BTC o Ether (ETH).

Comunque, secondo Jeremie, un problema è che le persone vogliono possedere un’unità intera di criptovaluta:

"Tutti vogliono avere un BTC intero. Nessuno vuole entrare in un negozio e dire 'posso avere 1/100’000’000 di una mela?' Vogliono l’oggetto intero. Quindi, sebbene bitcoin sia frazionabile, la divisibilità è parte del suo tallone d’Achille"

Lo sviluppatore ha suggerito che potrebbe essere funzionale avere un wallet che utilizzi come unità di misura i satoshi, in modo da mostrare il saldo in maniera differente. Far vedere che "con un dollaro è possibile avere migliaia di satoshi" potrebbe far incuriosire le persone, afferma Jeremie. "L'asset diverrebbe molto più attraente, se mostrassimo numeri interi invece che tutti quegli 0 decimali quando si usa come unità di misura il bitcoin."

Traduzione a cura di Giorgio Libutti