Dopo una serie di servizi dal contenuto piuttosto discutibile, il popolare programma TV "Striscia la Notizia" è tornato a parlare di Bitcoin.

In un servizio trasmesso nel corso della puntata di ieri, gratuitamente fruibile online, Riccardo Trombetta e Marco Camisani Calzolari hanno messo in guardia gli spettatori sulle numerose truffe in rete che promettono ingenti guadagni tramite investimenti in criptovalute.

Per attirare le proprie vittime, spesso queste truffe sfruttano i nomi di personaggi famosi senza il loro esplicito consenso, come lo chef Antonino Cannavacciuolo e la conduttrice televisiva Mara Venier nel caso degli schemi fraudolenti presi ieri sera in esame da Striscia.

Striscia chiarisce: "i Bitcoin in sé non sono una truffa"

Sebbene i media tradizionali abbiano spesso fatto cattiva informazione in merito all'argomento blockchain e criptovalute, il servizio chiarisce che "i Bitcoin in sé non sono una truffa", tentando poi di spiegare al grande pubblico i principi alla base di questa tecnologia.

Negli ultimi anni le truffe con criptovalute sono aumentate in maniera esponenziale: stando ad un rapporto pubblicato questo mese dal Better Business Bureau, nel 2019 le truffe crypto sono divenute la seconda tipologia di frode più rischiosa per la popolazione del Nord America.

Alcune di queste campagne fraudolente stanno avendo un impatto fortemente negativo anche sul prezzo di Bitcoin. Secondo il ricercatore Ergo, la reale causa del recente crollo di BTC è da ricercare nella costante vendita di criptovalute da parte degli organizzatori della gigantesca truffa PlusToken:

"Stanno inondando i mercati di sell order. Sostanzialmente c'è una gigantesca whale che vende non appena il prezzo aumenta."