SushiSwap, uno dei progetti più recenti della finanza decentralizzata (DeFi) che ultimamente sta facendo molto rumore nel settore blockchain, ha compiuto un importante passo nella sua breve vita. Il 9 settembre, il protocollo ha ufficialmente completato una migrazione sulla sua piattaforma di exchange decentralizzata.
“Fatto,” ha annunciato Sam Bankman-Fried, leader di SushiSwap, in un tweet pubblicato alle 3:10 p.m. EST, concludendo un thread relativo alla migrazione del progetto.
Diverse ore prima del completamento della transizione, Bankman-Fried aveva spiegato su Twitter i piani per questo processo, pubblicando successivamente aggiornamenti nel corso della giornata, tra cui anche test e migrazioni di token individuali specificati.
SushiSwap è stato lanciato poco più di una settimana fa come un fork dell’exchange decentralizzato Uniswap. A pochi giorni dalla sua nascita, rappresentava già il 77% del valore bloccato su Uniswap.
Dire che il progetto ha ricevuto una notevole attenzione sarebbe riduttivo. La piattaforma, con il suo asset nativo SUSHI, ha affrontato anche una buona dose di drammi, soprattutto connessi al suo leader, Chef Nomi, e a un fondo per sviluppatori da 27 milioni di dollari da lui controllato. In un colpo di scena che a posteriori potrebbe sembrare inevitabile, Chef Nomi ha abbandonato SushiSwap con una porzione significativa di questo bottino prima di passare le redini del progetto a Bankman-Frid, attuale CEO dell’exchange FTX.
“La mia impressione è che ci teneva davvero a SushiSwap e stava lavorando sodo per renderlo migliore,” ha spiegato Bankman-Fried in un commento a Cointelegraph, parlando dell’anonimo Chef Nomi. Il CEO di FTX ha ipotizzato che forse l’avidità ha sopraffatto Nomi, sottolineando che a suo avviso il progetto non era una truffa premeditata.
Al momento della stesura, SushiSwap è l’exchange decentralizzato più grande al mondo in termini di liquidità.