Heinz Tännler, Direttore Finanziario della città svizzera di Zugo, ha invitato l'Associazione Banchieri Svizzeri (SBA) a realizzare un nuovo gruppo di lavoro, allo scopo di aiutare le aziende blockchain ad aprire conti bancari.
Poiché le compagnie operanti nel settore delle criptovalute devono spesso affrontare parecchie difficoltà per poter aprire conti bancari nel paese, sia Tännler che il Direttore Finanziario di Zurigo Ernst Stocker hanno portato il problema all'attenzione del Consigliere Federale Ueli Maurer.
In particolare, Tännler è preoccupato che le imprese preferiscano spostare le proprie attività in altre nazioni, nelle quali il contesto bancario risulta maggiormente favorevole. "Non deve accadere che la Svizzera si lasci scappare un'industria innovativa solo perché pagamenti e transazioni risultano impossibili", ha dichiarato l'uomo.
Per discutere della questione, Maurer ha convocato una riunione tra i rappresentanti della Banca Nazionale Svizzera (SNB), della Segreteria di Stato per le Questioni Finanziarie Internazionali (SIF), dell'Autorità Federale di Vigilanza sui Mercati Finanziari, della SBA, di Hypothekarbank Lenzburg e dei cantoni di Zurigo e Zugo. L'incontro ha portato alla realizzazione di un nuovo gruppo di lavoro, che si occuperà di collaborare a stretto contatto con le banche, per chiarire come meglio approcciarsi alle società blockchain locali.
Il Direttorato Fiscale del Cantone di Zugo ha inoltre spiegato che la ragione della mancanza di certezza giuridica da parte delle banche risiede nella necessità di rispettare le regolamentazioni finanziarie del paese, specialmente quelle legate al riciclaggio di denaro. Le normative al momento in vigore non sarebbero infatti adatte alle aziende basate sulla blockchain.
Questo mese, Hypothekarbank Lenzburg è divenuta la prima banca in Svizzera a permettere l'apertura di conti a compagnie operanti nel settore delle criptovalute.
A maggio, il più importante exchange di criptovalute in Polonia ha annunciato la sospensione delle attività all'interno del paese a causa del rifiuto delle banche di collaborare con l'azienda. La piattaforma verrà pertanto trasferita all'interno della giurisdizione della Repubblica di Malta, dove le leggi favoriscono lo sviluppo di questo settore.