Magda Wierzycka, una delle donne più ricche del Sudafrica nonché CEO della società di servizi finanziari Sygnia, ha affermato che Elon Musk sarebbe stato quasi certamente indagato dalle autorità se, al posto di Bitcoin, avesse manipolato qualsiasi altro asset.

Questa settimana, durante un'intervista con Bruce Whitfield sulla trasmissione televisiva Money Show, Wierzycka ha affermato che la recente attività sui social di Musk, che ha fatto prima impennare e poi crollare il prezzo di Bitcoin (BTC), lo avrebbe sicuramente reso oggetto di un'indagine da parte della Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti se Bitcoin fosse stato un asset più tradizionale. La SEC aveva già accusato il CEO di Tesla di frode per aver pubblicato tweet falsi e fuorvianti nel 2018, e pare che le autorità stessero indagando anche in merito ai suoi messaggi a supporto di Dogecoin (DOGE).

Wierzycka ha dichiarato:

"La volatilità [di Bitcoin] a cui abbiamo assistito è conseguenza inaspettata di ciò che definirei manipolazione del mercato da parte di Elon Musk. Se ciò fosse accaduto con una società quotata in borsa, sarebbe stato indagato e severamente sanzionato dalla SEC."

Secondo il CEO di Sygnia, Musk ha consapevolmente fatto crescere il prezzo di Bitcoin menzionando su Twitter che Tesla avrebbe investito 1,5 miliardi di dollari nella criptovaluta, e dopodiché "ha venduto gran parte della sua posizione al picco". A suo parere, il fatto che Musk abbia rilasciato così tante dichiarazioni su BTC per poi cambiare improvvisamente parere sull'asset costituisce un chiaro esempio di manipolazione.

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Wierzycka non è certamente la prima figura del settore a criticare il comportamento di Musk. Il CEO di Tesla è persino apparso in una puntata del Saturday Night Live in veste di "Dogefather", un evento che ha fatto prima impennare e poi crollare il prezzo di DOGE. La scorsa settimana Musk ha menzionato il progetto CumRocket (CUMMIES) in alcuni tweet: il prezzo del token è rapidamente cresciuto del 366%, da 0,06$ a 0,28$.

Qualcuno trova preoccupante il fatto che le parole di un singolo individuo possano influenzare il prezzo di Bitcoin in maniera tanto significativa. Dopo le dichiarazioni di Tesla infatti il prezzo della criptovaluta è passato da un picco di 64.899$ ad aprile agli attuali 35.600$: una contrazione del 45%.

"Ciò che abbiamo visto con Bitcoin è la manipolazione dei prezzi da parte di un individuo molto potente e influente", ha concluso Wierzycka.