La decisione di Tesla di vendere la maggior parte dei propri Bitcoin (BTC) ha generato un notevole profitto per l'azienda nel secondo trimestre, nonostante il valore dell'asset sia precipitato a causa del bear market.

Nel primo trimestre del 2022, Tesla aveva registrato una perdita per svalutazione di 170 milioni di dollari a causa del calo di prezzo di Bitcoin: lo rivela un documento presentato dall'azienda alla Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti. Dopo aver venduto il 75% dei suoi BTC nel secondo trimestre, la società ha confermato un guadagno di 64 milioni di dollari.

Nella finanza, una perdita per svalutazione si verifica quando il fair value di un asset detenuto da una società scende al di sotto del valore contabile dell'investimento.

"Se vendi il 75% dei tuoi Bitcoin... ti rimarrà soltanto il 25% dei tuoi Bitcoin."

Nel secondo trimestre Tesla ha registrato un utile per azione di 2,27$ su un fatturato di 16,93 miliardi di dollari. Sebbene la redditività sia in calo rispetto al primo trimestre, è aumentata se comparata a un anno fa. Di recente i profitti dell'azienda sono stati influenzati dall'aumento dell'inflazione e dalla crescente concorrenza per le celle delle batterie.

Il produttore di veicoli elettrici possiede ancora 10.800 BTC, confermano i dati di Bitcoin Treasuries. Al prezzo attuale di circa 21.000$ per BTC, gli asset digitali di Tesla valgono circa 226 milioni di dollari.

Il documento condiviso con la SEC non ha rivelato nuove informazioni sulla strategia per gli asset digitali di Tesla. Tuttavia, la società ha dichiarato che potrebbe aumentare o diminuire le sue partecipazioni nel tempo:

"Come con qualsiasi investimento, e coerentemente con il modo in cui gestiamo conti in contanti e strumenti equivalenti basati su fiat, possiamo aumentare o diminuire le nostre disponibilità di asset digitali in qualsiasi momento, in base alle esigenze dell'azienda, alla nostra visione del mercato e delle condizioni ambientali."