Nel 2023 Tether, il più grande emittente di stablecoin nel mercato crypto, ha registrato un aumento dei suoi prestiti in stablecoin, o secured loans, nonostante l'azienda avesse annunciato a Dicembre 2022 l'azzeramento di tali prestiti.
Nell'ultima relazione trimestrale della società, Tether ha rilevato che al 30 Giugno i suoi asset includevano 5,5 miliardi di dollari di prestiti, in aumento rispetto ai 5,3 miliardi di dollari del trimestre precedente. Un portavoce di Tether ha dichiarato al Wall Street Journal (WSJ) che il recente aumento dei prestiti in stablecoin è dovuto ad alcune richieste a breve termine da parte di clienti con i quali la società ha "coltivato rapporti di lunga data". Il portavoce ha inoltre dichiarato che la società prevede di azzerare tali prestiti entro il 2024.
I prestiti in stablecoin erano diventati un prodotto molto popolare per Tether, perché consentivano ai clienti di prendere in prestito USDT da Tether in cambio di alcune garanzie. Tuttavia, questi prestiti garantiti sono sempre stati avvolti da controversie a causa della mancanza di trasparenza sulle garanzie e sui mutuatari.
Un articolo del WSJ pubblicato nel Dicembre 2022 ha sollevato dubbi sui prodotti e ha affermato che i prestiti non erano completamente garantiti. Il WSJ ha messo in dubbio la capacità di Tether di soddisfare le richieste di rimborso in tempi di crisi.
Tether ha affrontato le controversie nel 2022 prima di annunciare il piano di eliminare i prestiti garantiti nel 2023. All'epoca, l'emittente di stablecoin aveva definito le preoccupazioni sui prestiti garantiti "FUD" e aveva affermato che i prodotti erano sovra-collateralizzati.
Il recente aumento dei prestiti garantiti arriva in un contesto in cui l'azienda sta crescendo in termini di dominio del mercato e di profitti. A Settembre, Tether ha riportato 3,3 miliardi di dollari di riserve in eccesso, rispetto ai 250 milioni di dollari del 2022. Cointelegraph ha contattato Tether per un commento, ma non ha ricevuto risposta.