Lo Stato del Texas sta affrontando un importante e rapido afflusso di operazioni di mining di Bitcoin: si stima che entro il 2023 la sua infrastruttura elettrica dovrà supportare i 5.000 megawatt (MW) di richieste di energia aggiuntive.

L'industria del mining di Bitcoin in Texas consuma attualmente circa 500/1.000 MW di energia. L'Electric Reliability Council of Texas (ERCOT) prevede che la domanda potrebbe aumentare fino a cinque volte entro il 2023, prospettando secondo i rapporti ulteriori 3.000/5.000 MW. 

Tale espansione renderebbe il Texas la sede del 20% delle operazioni di mining di Bitcoin nel mondo. A seguito del giro di vite normativo cinese a inizio anno, il Texas è emerso come la destinazione per gran parte dei miner.

Il governo statale ha sfruttato a proprio vantaggio la repressione cinese, rendendo il Texas un paradiso per i crypto miner, che adesso possono godere di un abbattimento fiscale di 10 anni, crediti d'imposta sulle vendite e formazione della forza lavoro sponsorizzata dal governo.

Alcuni residenti del Texas, tuttavia, sono preoccupati che la rete elettrica esistente potrebbe non essere migliorata. La gestione dell'ERCOT è stata messa a dura prova a febbraio di quest'anno, quando i blackout hanno afflitto la regione durante un'ondata di freddo estremo che ha lasciato circa 5 milioni di residenti senza corrente per giorni.

Un rapporto pubblicato da ERCOT il 19 novembre non ha convinto riguardo il fatto che i problemi della rete siano stati effettivamente risolti. Amal Ahmed, reporter del Texas Observer, ha twittato il 22 novembre:

"Il nuovo rapporto di valutazione stagionale (fondamentalmente, una previsione) da ERCOT sembra indicare che, senza sorpresa, l'agenzia non ha cambiato affatto il suo approccio per prepararsi davvero al clima rigido".

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Alcuni miner hanno cercato di placare le paure dei residenti circa il potenziale prosciugamento delle risorse. Il Texas Standard ha riportato il 21 ottobre che diversi miner abbiano lavorato con i fornitori di energia locale per garantire la stabilità della rete.

Nel frattempo, molti altri intendono operare utilizzando fonti di energia completamente rinnovabili e alternative, come le torce di gas naturale.

Attualmente non ci sono proposte da parte del governo statale del Texas per affrontare i potenziali problemi che potrebbero sorgere dall'aumento della domanda elettrica da parte dei miner. Come suggerito dal Texas Standard, i miner potrebbero essere flessibili nello spegnere il loro hardware durante i periodi di picco della domanda, oppure dover pagare delle tariffe aggiuntive se desiderano rimanere attivi.