Il Texas è diventato il primo Stato americano ad acquistare e detenere ufficialmente Bitcoin (BTC), investendo 5 milioni di dollari nell’iShares Bitcoin Trust (IBIT) di BlackRock e autorizzandone altri 5 milioni in BTC detenuti direttamente in self-custody.
La mossa arriva in un momento inaspettato: una flessione del mercato caratterizzata dai deflussi degli exchange-traded fund (ETF), dalla cautela istituzionale e dallo stallo degli sforzi legislativi in tutto il Paese.
Nell’episodio di questa settimana di Byte-Sized Insight analizziamo perché il Texas ha scelto di entrare in campo proprio mentre molti altri si ritiravano — e cosa riveli questa tempistica sulla visione di lungo periodo dello Stato nei confronti degli asset digitali.
All’inizio dell’anno, oltre due dozzine di stati americani hanno introdotto o discusso progetti di legge per consentire alle tesorerie pubbliche di detenere Bitcoin o altri asset digitali. Gran parte di queste iniziative, però, si è rallentata o è svanita con il calo dei prezzi e il venir meno dell’interesse politico.
Il Texas, invece, ha accelerato. Il suo acquisto di Bitcoin è il primo realizzato nell’ambito del Texas Strategic Bitcoin Reserve Act, approvato a giugno 2025, e rappresenta un passo deciso verso la finanza digitale proprio mentre altri stati hanno scelto di fermarsi.
Il Texas non è nuovo a Bitcoin
Il governatore del Texas Greg Abbott sostiene pubblicamente Bitcoin da oltre un decennio. In un video della campagna elettorale del 2014 citato nell'episodio del podcast, Abbott ha affermato: “Bitcoin è una nuova criptovaluta digitale decentralizzata. Consente di effettuare transazioni finanziarie istantanee in modo sicuro e protetto”.
Questa posizione è rimasta invariata anche anni dopo. In una conversazione del 2022 con il Texas Blockchain Council, Abbott ha spiegato perché ritiene che lo Stato debba essere all'avanguardia nell'innovazione blockchain, affermando: “Il Texas si sta impegnando fin dall'inizio in questo processo perché vediamo il futuro di ciò che Bitcoin e blockchain significano per il mondo intero”.
Una strategia a lungo termine, non una scommessa sul breve
Per Lee Bratcher, presidente del Texas Blockchain Council, la tempistica dello Stato non è casuale. Intervenendo al podcast, Bratcher ha sottolineato che il Texas sta posizionando Bitcoin come un asset strategico pluridecennale:
“Il Texas è impegnato in questo progetto a lungo termine... non si tratta di un investimento nel breve periodo... guardiamo al futuro in termini di decenni piuttosto che di anni”.
Bratcher ha aggiunto che il profilo economico del Texas — che comprende risorse energetiche, un contesto normativo favorevole alle imprese e centri urbani in rapida crescita — lo rende un candidato particolarmente solido per una prima esposizione sovrana a Bitcoin.
Resta da capire se la mossa riuscirà a riaccendere l’interesse degli altri stati o se finirà per consolidare il Texas come outsider nel panorama degli asset digitali.
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