Il governo della Thailandia sta lavorando ad un nuovo quadro normativo per le criptovalute come Bitcoin (BTC), al fine di minimizzare i rischi e migliorare la protezione degli investitori.

In un'intervista del 14 dicembre al Bangkok Post, il governatore Sethaput Suthiwartnarueput ha dichiarato che la Banca di Thailandia (BoT) rilascerà un documento di consultazione a gennaio, necessario per definire le linee guida per l'industria delle criptovalute.

"Vogliamo assicurarci di trovare il giusto equilibrio tra permettere l'innovazione finanziaria e gestire i rischi", dichiara il funzionario. Le nuove norme forniranno adeguate protezioni per i consumatori, poiché attualmente "i rischi sono sottovalutati", riferisce Sethaput.

La banca centrale sta collaborando con la Thai Securities and Exchange Commission e il ministero delle finanze per indicare le restrizioni specifiche per l'industria delle criptovalute. Per esempio, "le criptovalute non possono diventare un mezzo di pagamento", sottolinea Sethaput.

Il governatore evidenzia che, nonostante le autorità locali riconoscano potenzialmente le attività digitali come un prodotto di investimento, la loro estrema volatilità pone dei rischi al sistema finanziario. Le autorità collaboreranno anche per adottare garanzie adeguate per i futuri titoli finanziari, conclude.

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I piani della Thailandia di emanare nuove normative per le criptovalute fanno seguito al boom di adozione di criptovalute nel paese. Secondo il rapporto, il fatturato di sette exchange di criptovalute con licenza locale è salito a 221 miliardi di baht (6,6 miliardi di dollari) nel novembre 2021 da 18 miliardi di baht (538 milioni di dollari) dell'anno precedente.

All'inizio di dicembre, la banca centrale tailandese ha allertato le banche commerciali dal "coinvolgimento diretto" nel trading di criptovalute, citando la loro alta volatilità e i potenziali rischi.