Il Giappone, nazione in cui le stablecoin straniere come Tether (USDT) sono vietate, ha in programma di avviare il proprio progetto pilota di valuta digitale emessa dalla banca centrale (CBDC) ad aprile 2023. L'obiettivo è quello di includere le imprese private e testare un modello di ecosistema CBDC

In data odierna, la Banca del Giappone (BoJ) ha pubblicato il discorso di apertura del direttore esecutivo Shinichi Uchida in occasione di una riunione del comitato CBDC. In tale occasione, Uchida ha annunciato la decisione della Banca di lanciare un programma pilota per lo "yen digitale" ad aprile, dopo aver terminato il test proof-of-concept iniziato nel 2021.

Il test pilota proseguirà il lavoro sulla fattibilità tecnica dello "yen digitale" ed estenderà l'esperimento alla modellazione di un ecosistema CBDC con la partecipazione di aziende private. Come specificato dal funzionario, durante il test pilota non verranno effettuate transazioni reali al dettaglio, ma solo simulazioni.

Il discorso di Uchida si concentra sulla progettazione della futura CBDC e sulla necessità di consultarsi con il settore privato su modelli di dati alternativi, strutture per i pagamenti offline e altri elementi fondamentali del sistema. Per tale consultazione verrà creato il forum CBDC.

La notizia del progetto pilota CBDC era particolarmente attesa, in quanto già riportata a novembre 2022 dai media locali. Secondo quanto emerso, almeno tre mega-banche e banche regionali giapponesi collaboreranno con la BoJ.

Nel frattempo, le autorità giapponesi stanno anche valutando la possibilità di revocare il divieto sulle stablecoin straniere, entrato in vigore nel 2022. Secondo l'Agenzia dei servizi finanziari del Giappone, gli emendamenti dovrebbero essere approvati entro giugno 2023. Sebbene non permetteranno a nessuna stablecoin straniera di operare automaticamente sul mercato, il via libera sarà dato a quelle monete che supereranno con successo controlli specifici.