Sebbene il crollo di FTX possa aver avuto un grave effetto sul mercato delle criptovalute in generale, alcune società hanno subito l'impatto maggiore e sono state direttamente colpite dalla tempesta che ha portato l'exchange di criptovalute al fallimento 

Ecco alcune delle società colpite che Cointelegraph ha monitorato fino al 17 novembre 2022.

Genesis

L'11 novembre Genesis, società di trading istituzionale, ha annunciato di avere 175 milioni di dollari bloccati all'interno del suo conto di trading su FTX. Tuttavia, la società ha sottolineato che questo non ha un impatto sulle sue attività di market-making. Inoltre, la società di trading ha chiarito che questa esposizione non è rilevante per il business e non ostacolerà le sue operazioni.

Nell'ambito del nostro obiettivo di fornire trasparenza sugli eventi di mercato di questa settimana, il comparto dei derivati di Genesis dispone attualmente di circa 175 milioni di dollari bloccati nel nostro conto di trading FTX. Questo non ha alcun impatto sulle nostre attività di market-making.

— Genesis (@GenesisTrading) November 10, 2022

Pur avendo rapporti commerciali con l'exchange di criptovalute, la società ha chiarito di non avere alcun contratto di prestito in essere con FTX o Alameda Research.

Galaxy Digital

Galaxy Digital, società di servizi finanziari blockchain, ha recentemente comunicato la sua esposizione a FTX per 76,8 milioni di dollari. L'azienda ha precisato che 47,5 milioni di dollari sono già in fase di prelievo. Nonostante l'esposizione, la società ha sottolineato di avere ancora 1,5 miliardi di dollari in liquidità. La somma comprende 1 miliardo di dollari in contanti e 235,8 milioni di dollari in stablecoin, in grado di coprire le perdite.

Sequoia Capital

Sequoia Capital, società di venture capital, ha annunciato in una lettera indirizzata ai suoi soci accomandanti che l'investimento nelle società FTX e FTX US, pari a 213,5 milioni di dollari, ha ora un valore pari a 0. La società ha riconosciuto che il fallimento di FTX ha generato un rischio di solvibilità. Nonostante ciò, la società di venture capital ha dichiarato che la sua esposizione è limitata e compensata dai suoi guadagni. La società ha scritto in una lettera:

"La perdita di 150 milioni di dollari è compensata da circa 7,5 miliardi di dollari di guadagni realizzati e non realizzati nel medesimo fondo, per cui il comparto rimane in buona salute".

L'azienda ha inoltre sottolineato che il proprio business è "l'assunzione di rischi", suggerendo che alcuni investimenti presenteranno dei lati positivi, mentre altri avranno lati negativi.

Galois Capital

Galois Capital, hedge fund, ha ammesso che una parte dei suoi fondi è bloccata su FTX. In una lettera agli investitori acquisita dal Financial Times, la società avrebbe dichiarato che metà del suo capitale è ancora bloccato su FTX. L'importo è stimato in circa 100 milioni di dollari, sulla base degli asset gestiti dalla società a giugno.

BlockFi

A seguito del crollo di FTX, anche BlockFi, società di crypto lending, ha ammesso di avere "un'esposizione significativa a FTX e alle entità aziendali associate". Tuttavia, la società ha smentito le voci secondo cui la maggior parte dei suoi asset sarebbero detenuti nell'exchange FTX. In un aggiornamento, la società ha scritto:

"Mentre continueremo a lavorare per il recupero di tutti gli obblighi dovuti a BlockFi, ci aspettiamo che il recupero degli obblighi dovuti a noi da FTX sarà ritardato dal momento che FTX sta affrontando il processo di bancarotta".

L'11 novembre, la società ha limitato le attività sulla sua piattaforma e ha interrotto i prelievi dei clienti. L'azienda ha inoltre consigliato ai clienti di non depositare nei wallet BlockFi o negli Interest Account.

Crypto​.com

Kris Marszalek, CEO dell'exchange Crypto.com, ha recentemente rassicurato i suoi clienti che il capitale di 1 miliardo di dollari che l'exchange ha spostato su FTX è stato completamente recuperato. Il CEO ha sottolineato che l'esposizione dell'azienda è di soli 10 milioni di dollari. Marszalek ha inoltre comunicato agli utenti che l'exchange non interromperà i prelievi e ha negato le accuse di aver utilizzato il token nativo dell'exchange come garanzia per i suoi prestiti.

Wintermute

Wintermute, il crypto market maker che ha fatto notizia per la perdita di 160 milioni di dollari a causa di un hack, ha ammesso di avere dei fondi residui sull'exchange FTX. Ha twittato:

5/ Abbiamo fondi residui su FTX e, sebbene non sia l'ideale, l'importo rientra nelle nostre tolleranze di rischio e non ha un impatto significativo sulla nostra posizione finanziaria complessiva.

— Wintermute (@wintermute_t) November 9, 2022

Pur non avendo rivelato l'importo detenuto su FTX, la società ha rassicurato i suoi follower che l'importo rientra nella tolleranza al rischio e non avrà un grande impatto sulla posizione finanziaria.

Multicoin Capital

Multicoin Capital ha dichiarato di avere circa 863 milioni di dollari in asset bloccati su FTX. In una lettera pubblicata da The Block, la società ha sottolineato che il 10% degli asset in gestione presso il suo Master Fund è bloccato sull'exchange.

CoinShares

Anche CoinShares, società di trading specializzata in asset digitali, ha comunicato su Twitter la sua esposizione limitata all'exchange FTX. L'azienda ha sottolineato di essere riuscita a ridurre la sua esposizione complessiva a 31,5 milioni di dollari e ha assicurato alla sua comunità che lo stato finanziario dell'azienda rimane solido.

2/ CoinShares ha ridotto significativamente la sua esposizione a FTX nell'ultima settimana, portandola a circa 26,6 milioni di sterline.

— CoinShares ‍ (@CoinSharesCo) November 10, 2022

L'esposizione consiste in circa 3,1 milioni di dollari in Bitcoin (BTC), 1 milione di dollari in Ether (ETH), 25,9 milioni di dollari in USD Coin (USDC) e 110.000 dollari in altri asset.

Amber Group

Amber Group, società di servizi finanziari, ha annunciato di aver operato attivamente sull'exchange FTX e che i prelievi devono ancora essere processati. Nonostante ciò, la società ha dichiarato in un annuncio che l'esposizione è limitata a meno del 10% del suo capitale di trading totale. L'azienda ha rassicurato la comunità che l'importo non minaccia la sua liquidità o le sue operazioni.

Pantera Capital

La società di investimento Pantera Capital ha scritto un post in cui afferma di aver sofferto alcuni rischi e perdite a causa del crollo di FTX. La causa è da ricercarsi nell'acquisizione di Blockfolio, effettuata in token FTX (FTT) e azioni FTX. Secondo l'annuncio, in data 8 novembre la società ha liquidato la maggior quantità possibile di FTT.

Nexo

Sebbene Nexo abbia ammesso di aver concesso un piccolo prestito ad Alameda Research, l'azienda ha sottolineato che l'importo era inferiore allo 0,5% degli asset totali. Il prestito era interamente collateralizzato da asset digitali ed è stato venduto in base a un comunicato. Inoltre l'azienda è riuscita ad evitare una potenziale perdita da 219 milioni di dollari ritirando l'intero ammontare dall'exchange FTX.

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Oltre alle società sopra citate, aziende come Nestcoin hanno licenziato parte del personale perché non erano in grado di prelevare i propri asset da FTX. Nel frattempo, Liquid Meta, società di finanza decentralizzata, ha annunciato di detenere anch'essa circa 7,5 milioni di dollari in FTX. Inoltre, Voyager Digital, che doveva essere acquisita da FTX, ha annunciato la riapertura del processo di acquisizione. Il dossier sul fallimento di FTX stima anche che abbia più di 1 milione di creditori.