L'entusiasmo per l'imminente grande aggiornamento di Ethereum (ETH) – noto come "Merge" poiché prevede la fusione di due blockchain, ovvero l'attuale mainnet di Ethereum e la Beacon Chain – ha inconsapevolmente portato alla diffusione di rumor e false informazioni.

Ritenuto l'aggiornamento più significativo nella storia di Ethereum, il Merge segna la fine del sistema di consenso Proof-of-Work (PoW). Tuttavia, nella community vi sono cinque concezioni errate sulle quali vorremmo fare maggiore chiarezza.

Equivoco #1: il Merge porterà a una riduzione delle gas fee

L'imminente aggiornamento di Ethereum non ridurrà le famigerate commissioni di transazione del network. Sebbene tutti desiderino gas fee più economiche, il Merge ha un unico obiettivo: modificare il sistema di consenso della blockchain da PoW a Proof-of-Stake (PoS).

Per ridurre i costi delle transazioni sarebbe necessario espandere la capacità della rete: gli sviluppatori sono attualmente a lavoro su una roadmap incentrata sui rollup che mira proprio ad ottenere tale risultato.

Equivoco #2: il Merge renderà le transazioni più veloci

A differenza di ciò che molti credono, il Merge non renderà le transazioni significativamente più rapide. Questo equivoco ha però un fondo di verità: la Beacon Chain consente infatti ai validatori di pubblicare un blocco ogni 12 secondi, mentre sull'attuale mainnet devono attendere circa 13,3 secondi.

Gli sviluppatori di Ethereum ritengono che il passaggio alla PoS accelererà la produzione di blocchi di circa il 10%: un miglioramento marginale, quasi impossibile da notare per i normali utenti.

Equivoco #3: il Merge causerà interruzioni del servizio

A differenza degli equivoci citati in precedenza, che immaginano fantomatiche ulteriori migliorie per Ethereum, questo fraintendimento è negativo: è idea molto diffusa nella community che il Merge causerà un temporaneo blackout del network.

Ma gli sviluppatori hanno più volte sottolineato che la rete passerà da PoW a PoS senza alcuna soluzione di continuità, gli utenti non si accorgeranno nemmeno dell'avvenuto aggiornamento.

Equivoco #4: dopo il Merge, gli investitori potranno prelevare gli ETH in staking

Gli Staked ETH (stETH), una criptovaluta ancorata 1:1 a Ether, si trovano attualmente bloccati all'interno della Beacon Chain. Gli sviluppatori hanno confermato che, anche dopo il Merge, gli utenti non potranno prelevare i propri fondi: questa funzione sarà aggiunta soltanto in seguito.

Il prelievo delle proprie partecipazioni in stETH sarà reso disponibile con l'aggiornamento successivo al Merge, noto con il nome di "Shanghai." In altre parole, gli asset rimarranno bloccati e illiquidi per almeno altri 6-12 mesi.

Equivoco #5: i validatori non potranno prelevare i propri ETH fino all'aggiornamento Shanghai

Sebbene gli stETH degli investitori rimarranno bloccati all'interno della Beacon Chain fino all'introduzione di Shanghai, i validatori avranno immediatamente accesso alle fee reward e al Maximal Extractable Value (MEV) generato durante le block proposal dall'Execution Layer.

Poiché le fee reward non saranno costituite da token di nuova emissione, questi ETH risulteranno immediatamente disponibili al validatore.