Secondo un bollettino del 7 giugno rilasciato dalla banca centrale olandese De Nederlandsche Bank (DNB), la tecnologia blockchain non è ancora pronta per essere implementata nei mercati finanziari.

Dopo aver sperimentato per 3 anni la Distributed Ledger Technology (DLT), che comprende anche le blockchain, la banca centrale dei Paesi Bassi è giunta alla conclusione che gli attuali algoritmi non sono in grado di gestire il volume delle transazioni delle infrastrutture del mercato finanziario in modo sicuro al 100% ed efficiente dal punto di vista energetico.

La DNB ha sviluppato e valutato quattro prototipi, al fine di ottenere una migliore comprensione della tecnologia e della sua potenziale utilità per migliorare il trasferimento di pagamenti e security.

"Dopo aver valutato i risultati dei test, la DNB conclude che, seppur la tecnologia blockchain sia 'interessante e promettente', gli attuali sistemi che non la utilizzano sono molto efficienti, in grado di gestire grandi volumi e di fornire prove giuridiche di pagamento". Il report continua:

"Le soluzioni blockchain testate hanno dimostrato di non essere sufficientemente efficienti, in relazione ai costi e al consumo di energia, e non possono gestire un numero elevato di transazioni".

De Nederlandsche Bank non è l'unica banca centrale a considerare l'impatto che la tecnologia blockchain e le criptovalute potrebbero avere nel settore bancario. A marzo, il Treasury del Regno Unito ha annunciato l'istituzione di un team di ricerca sulle criptovalute costituito dalla Bank of England e dalla Financial Conduct Authority. Poco tempo fa, alla conferenza Money20/20 di Amsterdam, i leader di Bank of England, Banca di Lituania, Bank of Canada e della Banca Nazionale Svizzera hanno discusso della relazione tra criptovalute e settore bancario tradizionale.