Il celebre quotidiano statunitense The New York Times pianifica di utilizzare la piattaforma Hyperledger Fabric per verificare la provenienza delle informazioni.

Come spiegato sul sito web News Provenance Project, recentemente lanciato proprio dal New York Times, il giornale utilizzerà la tecnologia blockchain per affrontare il problema della disinformazione. La piattaforma sarà applicabile a testate giornalistiche di varie dimensioni.

Lo scopo dell'iniziativa è quello di registrare su una blockchain immutabile dati riguardanti immagini, audio e video pubblicati dalle agenzie d'informazione. Il New Provenance Project si trova tuttavia ancora in fase embrionale: si tratta di un proof-of-concept che mira a dimostrare la scalabilità di un simile sistema basato su registri distribuiti.

All'interno del sito web ufficiale, l'azienda spiega:

"Il nostro lavoro iniziale prevede lo studio di un sistema basato su blockchain per la registrazione e la condivisione di metadati sui media -- in particolare immagini e video -- pubblicati dalle agenzie d'informazione. Stiamo anche conducendo ricerche sull'esperienza utente, al fine di identificare i segnali che possono aiutare la popolazione a riconoscere media autentici."

A marzo di quest'anno, il New York Times ha pubblicato degli annunci di lavoro per degli esperti di tecnologia blockchain.