Bitcoin (BTC) ha recentemente raggiunto i 60.000$, ma una recente analisi suggerisce che questo livello di prezzo sia molto più importante per i bear che per i bull.

In un tweet del 14 ottobre, l'analista TechDev ha ancora una volta evidenziato i dati storici che finora hanno tracciato in maniera sorprendentemente accurata i movimenti di Bitcoin.

Un crash dell'80% di Bitcoin... a 60.000$?

Mentre la coppia BTC/USD tenta di raggiungere nuovi massimi storici, e secondo alcuni analisti persino conquistare un prezzo a sei cifre entro fine anno, l'attenzione degli investitori è già rivolta a quanto il prezzo di Bitcoin diminuirò al termine del ciclo rialzista.

L'idea che BTC si muova in cicli, con una fase ribassista che solitamente termina con una contrazione dell'80% dal picco precedente, è ormai ampiamente accettata. Alcuni tuttavia ritengono che l'attuale livello dei 60.000$ potrebbe essere il minimo a cui la criptovaluta scenderà dopo il sopracitato crollo dell'80%.

Usando le sequenze di Fibonacci, TechDev ha mostrato che il bottom di ogni singolo ciclo ribassista rientra all'interno del medesimo range. La sua analisi prende in esame sia i minimi inferiori a 200$ del 2014 che il crollo a 3.200$ di dicembre 2018.

Date le metamorfosi cicliche di Bitcoin, afferma TechDev, il prossimo ritracciamento presenta un target logico compreso fra i 47.000 e i 60.000 dollari:

"Se che a nessuno interessa l'analisi macro durante un pump. Ma gli ultimi due mercati ribassisti si BTC hanno raggiunto il bottom nell'area compresa fra il Fib 1.486 e 1.618 nel grafico logaritmico. Questo suggerisce che il prossimo minimo del bear market sarà compreso fra i 47.000 e i 60.000 dollari, potrebbe essere lì che atterreremo dopo un crollo dell'80-85%."

Fonte: TechDev/ Twitter

Se la previsione di TechDev dovesse rivelarsi esatta, vuol dire che Bitcoin potrebbe raggiungere un picco di 300.000$ durante questo ciclo.

Forte somiglianza con l'oro

Il recente slancio rialzista di Bitcoin è probabilmente dovuto alle voci secondo cui la SEC potrebbe presto approvare il primo Exchange-Traded Fund (ETF) su Bitcoin degli Stati Uniti.

Sebbene i pareri sul reale impatto di tale decisione siano contrastanti, l'importanza di un simile sviluppo è innegabile: segnerebbe un momento importantissimo per Bitcoin come classe di asset.

Il noto investitore Paul Tudor Jones si è detto molto emozionato per un ETF su Bitcoin. Ha infatti comparato l'attuale posizione di BTC a quello dell'oro negli anni '70, quando il metallo prezioso divenne un prodotto futures e registrò una bull run decennale seguita da una correzione del 50%.

Il grafico dell'oro negli anni '70, evidenza TechDev su Twitter, appare estremamente simile a quello di Bitcoin da ottobre 2020:

"Comparazione fra il frattale di BTC e quello dell'oro negli anni '70. Le similarità stanno diventando ridicole..."