Le criptovalute potrebbero essere un anatema per certi membri dell’amministrazione del presidente statunitense Joe Biden, ma questo non ha impedito a un suo membro di possedere una piccola fortuna in Bitcoin (BTC).

Stando a un report pubblicato lunedì da Politico, Tim Wu, assistente speciale per la politica tecnologica e sulla concorrenza del presidente nel National Economic Council, possiede oltre 1 milione di dollari in Bitcoin.

L’investimento di Wu in BTC è venuto alla luce dopo una recente informativa finanziaria personale che ha rivelato anche il suo investimento in Filecoin (FIL). Sembra che Wu abbia tra 1 e 5 milioni di dollari in Bitcoin, e tra 100.000$ e 250.000$ in FIL.

Le riserve di Bitcoin appartenenti al consulente della Casa Bianca rappresentano una parte importante del suo portafoglio finanziario, stimato tra 4 e 11,5 milioni di dollari. In base al suo investimento stimato in Bitcoin, Wu potrebbe possedere tra 29 e 146 BTC.

Wu, noto esperto e professore di legge presso la Columbia University, ha in passato contestato la proposta di valore di Bitcoin. A dicembre 2017, Wu si era unito al gruppo di critici che aveva definito BTC una bolla mentre la principale criptovaluta raggiungeva il suo massimo storico precedente vicino a 20.000$.

L’esperto legale è anche un noto critico delle società Big Tech e ha coniato il termine “net neutrality” nel 2003. Secondo una fonte anonima nella Casa Bianca, Wu avrebbe deciso di astenersi da questioni politiche legate a Bitcoin e alle criptovalute.

Ad agosto 2017, Wu è intervenuto durante la saga degli hard fork di Bitcoin che ha portato alla nascita di Bitcoin Cash (BCH). In quel periodo, Wu ha criticato la decisione iniziale presa da Coinbase di non supportare il fork e impedire temporaneamente ai suoi utenti l’accesso a BCH.

Bitcoin e le crypto in generale sono oggetto di scrutini sempre più approfonditi da parte dell’amministrazione Biden, e la nuova narrativa anti-BTC sembra essersi spostata verso gli attacchi ransomware. Sia Gary Gensler, presidente della Securities and Exchange Commission, e Janet Yellen, segretario del Tesoro, hanno accennato a normative più rigorose sulle criptovalute.