Fra mercoledì e giovedì di questa settimana, il prezzo di Bitcoin (BTC) è passato da 7.700 a 9.500 dollari: un incremento di oltre il 22%! La spinta rialzista si è poi indebolita, facendo tornare BTC a circa 8.900$.

Tutti i fattori tecnici più importanti — come dati degli spot market, volumi dei future e domanda da parte delle istituzioni — suggeriscono che l'impennata da circa 3.600$ ad oltre 8.000$ è stata del tutto organica: è stata guidata dalla domanda degli investitori, forse anche delle whale, in vista dell'halving di Bitcoin.

Non è chiaro invece se la rapida ascesa da 8.000$ a 9.500$ sia stata effettivamente organica oppure causata da spoofing sui mercati dei future. Skew segnala infatti che, durante la crescita di Bitcoin sopra gli 8.000$, è stato registrato un improvviso aumento dei volumi nei mercati dei future:

"I volumi dei future sono significativamente aumentati negli ultimi due giorni, durante il rapido superamento dei livelli a 8.000 e 9.000 dollari: un movimento che ha rispecchiato quello del 12 marzo. Ieri sono stati scambiati quasi 40 miliardi di dollari."

Volumi dei future di Bitcoin

Volumi dei future di Bitcoin, notare l'incremento del 12 marzo, del 29 aprile e del 30 aprile. Fonte: Skew

I dati indicano che, a meno di due settimane dal terzo halving di Bitcoin, la struttura del mercato della criptovaluta è cambiata: prima veniva guidato dagli exchange di future mentre ora dalle piattaforme di spot trading. Questa salutare transizione da trade con altissima leva a spot trade più organici potrebbe costituire una solida base di partenza per il prossimo rally di Bitcoin.

L'halving di Bitcoin avverrà fra meno di dieci giorni, e potrebbe avere un impatto considerevole sul settore del mining della criptovaluta. Ridurrà infatti la quantità di BTC ottenuta in seguito alla verifica dei blocchi di transazioni, diminuendo pertanto anche il numero di nuove monete introdotte regolarmente nel mercato.

Molti credono che, poiché l'offerta verrà dimezzata, il prezzo di Bitcoin aumenterà in maniera significativa. Teoria tuttavia non supportata dai dati storici: in seguito ai due halving precedenti, avvenuti nel 2012 e nel 2016, il prezzo ha reagito alla riduzione dell'offerta soltanto dopo 10 o 11 mesi.

Nel breve termine, Bitcoin dovrà affrontare delle resistenze a 9.200$, 10.400$ e 11.400$. È inoltre presente un supporto chiave nell'intervallo compreso fra i 7.400 e i 7.600 dollari: se venisse infranto, BTC potrebbe scivolare fino a 5.000$.

Trader professionisti spiegano l'attuale trend di Bitcoin

Discutendo con la redazione di Cointelegraph, il trader Eric Thies ha sottolineato che i fattori tecnici di Bitcoin appaiono molto promettenti:

"Nei due halving precedenti, BTC si è dimostrato forte aumentando il suo prezzo fino ad una distanza del 40% dagli allora massimi storici.

Durante ciascuno di questi eventi precedenti, BTC ha continuato a spostarsi verso l'alto per oltre un anno, poi un anno e mezzo, raggiungendo entrambe le volte un nuovo massimo storico. Al momento BTC sembra seguire lo stesso percorso dei due halving passati."

Il trend a medio termine di Bitcoin appare pertanto ottimo, ma Thies sottolinea che nel breve termine un pullback fino ai livelli di supporto è inevitabile:

"Detto ciò, la recente crescita del 25% sarà seguita da pullback e retest delle vecchie resistenze, nel tentativo di consolidare lo sviluppo rialzista."

A suo parere, affinché il trend di Bitcoin rimanga rialzista anche in seguito all'halving, sarà necessario difendere il supporto a 7.100$ ed evitare una contrazione fino all'area dei 6.000$. Se il supporto a 7.100$ dovesse reggere, secondo Thies BTC potrebbe arrivare a 10.600$ già a maggio:

"Supponendo che il supporto regga dopo i retest iniziali dei recenti rialzi, e che si mantenga l'attuale slancio rialzista, potremmo vedere i 10.600$ entro la fine di maggio.

In tal caso, nei mesi successivi il prezzo continuerà ad aumentare fino a testare il massimo storico [20.000$]."

Lo scenario rialzista

Lo scenario rialzista di Bitcoin nel breve e medio termine, spiega Thies, è molto semplice. Solitamente indicatori tecnici come la Moving Average Convergence/Divergence (MACD) nelle finestre temporali più lunghe, compresa quella settimanale, segnalano l'inizio di un nuovo movimento verso l'alto.

RookieXBT, trader di criptovalute, ha a tal proposito commentato:

"Non mi piace utilizzare gli indicatori, ma qualcuno mi ha fatto notare questa cosa. La MACD nel grafico settimanale è nuovamente rialzista. Ci aspettano tempi interessanti, poco prima dell'halving."

Il grafico settimanale di Bitcoin mostra l'inizio di un nuovo MACD trend

Il grafico settimanale di Bitcoin mostra l'inizio di un nuovo MACD trend. Fonte: RookieXBT

Il Relative Strength Index (RSI) di Bitcoin oscilla fra l'80 e il 90 percento. Quando questo valore è superiore al 75%, indica che un asset è stato acquistato in maniera eccessiva. Ma dato che l'RSI può rimanere in oversold per lunghi periodi di tempo durante una ripresa, se Bitcoin riuscirà ad evitare un grosso pullback fino al range compreso fra i 4.000 e i 5.000 dollari, le probabilità che il trend rialzista continui rimangono alte.

Thies ha dichiarato:

"Mentre le resistenze [a 9.200$, 10.400$ e 11.400$] non saranno affatto semplici da superare, dal punto di vista macro questa situazione è davvero notevole e lo diventa sempre più con ogni nuova resistenza conquistata da Bitcoin.

Il consolidamento avverrà, le cose dovranno rallentare affinché il mercato possa rimanere in controllo. I rialzisti dovranno pertanto difendere il livello a 7.100$, è qui che si trova il supporto più prominente secondo quanto indicato in svariate finestre temporali."

Il parere di molti trader è invece ribassista

Dopo l'incapacità di Bitcoin di oltrepassare il muro dei 9.500$ e il suo successivo rientro nell'area degli 8.000$, secondo molti trader si sarebbe trattato di un picco locale piuttosto che di un vero e proprio trend rialzista che farà arrivare la criptovaluta a 10.000$.

Secondo Michaël van de Poppe, noto trader di criptovalute, un ritorno a 5.000 o 4.000 dollari è molto improbabile. Tuttavia, una contrazione fino ai 6.000$ sarebbe del tutto ragionevole:

"Probabilmente non assisteremo ad un ritorno a 5.000 o 4.000 dollari, specialmente dopo l'halving. Un salutare ritracciamento sembra tuttavia ragionevole, che probabilmente avverrà in seguito all'halving.

Un potenziale target è un nuovo test della 200-WMA, fra i 6.500$ e i 7.000$."

Anche Mohit Sorout, socio fondatore di Bitazu Capital, ha definito il livello a 9.500$ "un luogo dove logicamente BTC ha preso una pausa", suggerendo che la crescita della criptovaluta potrebbe perdere intensità nel breve termine.

Forti resistenze nel grafico giornaliero di Bitcoin

Forti resistenze nel grafico giornaliero di Bitcoin. Fonte: Mohit Sorout

Un altro trader, conosciuto con il nome di Big Chonis Trading, ha sottolineato che l'impennata di fine aprile ha portato alla formazione di un "TD9" sul grafico giornaliero di Bitcoin. Il TD9 è un segnale di vendita nel sistema TD Sequential, che si innesca quando il prezzo di un asset cresce in maniera eccessiva. A suo parere, assisteremo presto ad una correzione:

"L'halving di Bitcoin è fra 11 giorni. Abbastanza tempo per un altro pump guidato dalla FOMO? È difficile ignorare il modo in cui la candela di ieri si è chiusa, e come oggi abbia aperto con un TD9."

L'analista Zoran Kole ha affermato che l'area compresa fra i 7.700 e gli 8.000 dollari è il supporto più logico per Bitcoin. Ha anche sottolineato che, durante l'intero viaggio fino ai 9.500$, i ribassisti hanno sofferto a causa di un'eccessiva estensione dell'incremento di prezzo e i rialzisti hanno dimostrato un'incredibile euforia, aumentando le probabilità che si sia trattato di un picco locale:

"Personalmente, penso sia stato un picco locale. [...] Ribassisti spazzati via, rialzisti euforici. Affinché questo trend continui, è necessario che regga il supporto a 8.400$. In caso contrario, l'area compresa fra i 7.700 e gli 8.000 dollari è la prossima più interessante dove aprire posizioni long."

Bitcoin rifiuta un'importante trendline

Bitcoin rifiuta un'importante trendline. Fonte: Nunya Bizniz

Le proiezioni negative a breve termine di Bitcoin sembrano pertanto in linea con lo scenario ribassista identificato da Thies, secondo il quale un crollo sotto i 7.000$ incrementerebbe le probabilità di una continuazione del trend ribassista:

"Se necessario, sono presenti dei supporti anche a 6.800 e 6.400 dollari. Ma un movimento verso questi livelli indicherebbe una continuazione del trend ribassista, che lo scorso anno ha fatto arrivare il prezzo a 3.800$ dopo il picco di circa 15.000$ nel luglio del 2019."

Bitcoin rifiuta un'importante trendline risalente al 12 marzo, la presenza di un segnale di vendita TD9, il fatto che la crescita si sia bloccata proprio al livello del breakdown di febbraio: la combinazione di questi fattori rende molto probabile una correzione in seguito all'halving.

Ma al tempo stesso il notevole aumento della domanda, dimostrato dalla crescita dei volumi spot e dall'interesse istituzionale, potrebbe rappresentare una buona base per un rally solido e di lunga durata. Per tale motivo, nonostante dal minimo di 3.600$ ad oggi il prezzo della criptovaluta sia già aumentato di oltre il 150%, non bisogna escludere la possibilità che il trend rialzista di Bitcoin continui.