Nonostante le critiche bipartisan e le rinnovate richieste di impeachment, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ospiterà una cena di gala per i principali detentori della sua memecoin ufficiale (TRUMP).
In un odierno post pubblicato su Truth Social, Trump ha annunciato che il 22 maggio terrà una cena di gala con i principali detentori di TRUMP. L'annuncio fa seguito alle preoccupazioni espresse da diversi legislatori statunitensi riguardo l'iniziativa.
A fine aprile, la senatrice del Massachusetts Elizabeth Warren ha invitato i funzionari governativi ad affrontare le questioni relative alla memecoin di Trump e alla sua società mediatica. Le polemiche si sono intensificate dopo che Trump ha annunciato una cena e una visita alla Casa Bianca per alcuni detentori della sua memecoin TRUMP.
“L'annuncio del presidente Trump promette un accesso esclusivo alla presidenza in cambio di un investimento significativo in una delle iniziative imprenditoriali del presidente”, recita una lettera firmata dal senatore democratico della California Adam Schiff.

Richiesta di impeachment per una memecoin

Sempre a fine aprile, il senatore Jon Ossoff ha espresso il suo sostegno all'impeachment di Trump durante un'assemblea pubblica il 25 aprile, riferendosi al piano del presidente di organizzare una cena per i principali detentori della memecoin TRUMP. Ossoff ha dichiarato:

“Quando il presidente degli Stati Uniti in carica vende l'accesso a ciò che sono effettivamente pagamenti diretti a lui stesso, non vi è alcun dubbio che ciò costituisca un reato passibile di impeachment”.

Anche la senatrice pro-crypto Cynthia Lummis e un altro repubblicano al Congresso avrebbero criticato Trump per aver offerto ai principali detentori della sua memecoin la cena e la visita alla Casa Bianca. Lummis, senatrice del Wyoming, avrebbe affermato che l'offerta del presidente degli Stati Uniti di concedere l'accesso esclusivo alla Casa Bianca a chi è disposto a pagare “la fa riflettere”.
In un post pubblicato il 4 maggio su X, Warren ha affermato che la stablecoin della famiglia Trump ha registrato un'impennata del valore di mercato a causa di un “losco accordo sulle criptovalute con gli Emirati Arabi Uniti”, che prevedeva il regolamento dell'investimento utilizzando USD1. Secondo lei, ciò solleva gravi preoccupazioni per la sicurezza nazionale e invita il Senato a non approvare leggi a favore delle criptovalute.
Warren ha inoltre espresso preoccupazione per il coinvolgimento straniero nelle finanze del presidente degli Stati Uniti.

“Questa settimana il Senato non dovrebbe approvare alcuna legge sulle criptovalute che favorisca questo tipo di corruzione.”
Fonte: Elizabeth Warren

Il post di Warren includeva un video tratto da una recente intervista in cui Trump avrebbe fornito risposte contraddittorie riguardo ai profitti ottenuti dalla memecoin lanciata a gennaio, pochi giorni prima del suo ritorno alla Casa Bianca. Nel video, il presidente afferma di non aver “nemmeno guardato” per verificare se avesse tratto profitto dalla sua iniziativa.

L'accordo con gli Emirati Arabi Uniti

Warren probabilmente si riferiva al recente accordo che ha visto la società di investimento MGX, con sede ad Abu Dhabi, utilizzare USD1 per regolare un investimento di 2 miliardi di dollari in Binance, il più grande exchange di criptovalute al mondo. Stando a CoinMarketCap, la capitalizzazione di mercato della stablecoin è passata da meno di 137 milioni di dollari del 1° maggio a quasi 2,13 miliardi di dollari il giorno seguente.

Capitalizzazione di mercato di USD1. Fonte: CoinMarketCap

Eric Trump ha annunciato l'accordo durante una tavola rotonda al Token2049 di Dubai. Eric, figlio del presidente, è vicepresidente esecutivo della Trump Organization. Durante l'evento ha dichiarato:

“Gli Stati Uniti stanno rendendosi conto che il mondo finanziario deve evolversi. È ridicolo. Perché le banche lavorano dalle nove alle cinque, dal lunedì al venerdì, con un'ora e mezza di pausa pranzo? Non ha senso”.

Proprio come la memecoin, anche la stablecoin USD1 ha ricevuto la sua dose di critiche. Ad aprile, alcuni legislatori statunitensi sono arrivati addirittura ad affermare che Trump volesse sostituire il dollaro americano con USD1.

Traduzione a cura di Walter Rizzo